“Continua senza sosta la campagna del presidente PD Michele Emiliano contro il territorio brindisino. Riteniamo assurda oltre che stucchevole l’insistenza con cui il presidente prova a convincere la cittadinanza che TAP possa essere una risorsa da portare nel territorio brindisino.
Lo ribadiamo in maniera forte: il gasdotto è un’opera inutile che non deve essere fatta né a Melendugno né tantomeno a Brindisi”. Così il consigliere regionale del M5S Gianluca Bozzetti in seguito alle dichiarazioni del Presidente della Regione, Emiliano che ha ribadito la proposta di spostare l’approdo di TAP nella zona industriale di Brindisi.
“Bisogna ricordare al presidente Emiliano – dichiara il pentastellato – che oltre il 50% della Rete Nazionale gas è oggi inutilizzata e il TAP, ovunque dovesse arrivare, non porterà nessun tipo di giovamento né occupazionale né dal punto di vista energetico ai territori. È assurdo continuare ancora a parlare di utilizzo di fonti fossili, quando l’indirizzo nazionale ed internazionale è ormai basato sul superamento delle stesse a favore delle fonti rinnovabili.
Fa specie, inoltre, sentire che il PD a livello regionale chieda di spostare il Tap a Brindisi, mentre a livello comunale – continua – la coalizione di cui fa parte il PD, si dichiari contraria al gasdotto.
Non ci rassicura neanche il fatto che ad oggi non esista nessun atto ufficiale da parte del Presidente Emiliano sullo spostamento del tratto da Melendugno a Brindisi, dal momento che nelle proposte di decarbonizzazione presentate dal Presidente, c’è una riconversione a gas della centrale Enel attraverso il passaggio del TAP proprio dalle zone costiere brindisine.
Al di là degli spot elettorali, i cittadini hanno questa volta la possibilità di poter portare all’amministrazione del Comune di Brindisi l’unica forza politica da sempre contraria al TAP e che oggi, grazie anche ad un governo a 5 stelle, può realmente opporsi ad un suo potenziale spostamento davanti alle coste della nostra città. Bisogna liberare questa città dalle coalizioni accozzaglie – conclude il cinquestelle – e da un PD che cambia le posizioni da assumere in base alle latitudini e ai territori”.