A seguito delle dimissioni dell’avvocato Giorgia Gira è decaduto l’intero CdA dell’AMAT così come previsto dallo statuto della azienda partecipata.
Non nascondiamo la nostra preoccupazione per il futuro dell’azienda, soprattutto perché dalla mobilità urbana ci aspettavamo e ci aspettiamo molto, visti gli impegni presi in campagna elettorale.
Ai cittadini, infatti, era stato promesso di affrontare finalmente in modo concreto il disagio dei cittadini che vivono nelle periferie, le difficoltà giornaliere degli studenti e le assurde condizioni del traffico cittadino, che non solo peggiorano la già precaria qualità dell’aria, ma scoraggiano anche i possibili avventori delle nostre aree commerciali.
La tribolata vicenda dell’Amat passa da una prima nomina con forti dubbi di illegalità, fino ad arrivare ad un CdA che si scioglie a pochi mesi dalla sua nomina, azzerando, se mai ci fosse stata, una visione di mobilità pubblica all’altezza di un esteso centro urbano, come il capoluogo jonico.
Per questo non possiamo non ribadire la nostra forte preoccupazione per ciò che sta accadendo, e ci impegniamo ad approfondire la nostra conoscenza circa le reali motivazioni che hanno portato allo scioglimento del CdA dell’Amat.
Auspichiamo, inoltre, una veloce ma attenta risoluzione affinché l’Amat venga dotata al più presto di un CdA all’altezza delle sfide promesse agli elettori appena un anno fa.
A tal fine chiederemo, per monitorare meglio le possibili nomine, l’accesso agli elenchi dei professionisti che nel mese di novembre si sono proposti rispondendo all’avviso pubblico del Comune di Taranto.
Taranto, lì 29 maggio 2018