“No grazie”, così risponde il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Peppino Longo alla possibile iniziativa dell’Ama di Roma (l’agenzia municipalizzata dei rifiuti della capitale) che “avrebbe chiesto alla Regione Lazio di attivare un accordo temporaneo con la Puglia per il trattamento delle eccedenze dei rifiuti cittadini”.
“Comprendo che in materia diventi a volte necessario quel principio di solidarietà transregionale, ma la materia deve essere gestita con buonsenso e senza ritenere il Sud Italia, e nel caso la Puglia, come terra periferica di un nuovo immaginario impero che vorrebbe farne una discarica”, spiega Longo che sottolinea “come tra mille difficoltà si stia cercando di portare avanti la politica di un ciclo completo dei rifiuti con progetti green e che mettano la raccolta differenziata al centro dell’azione”. Il vicepresidente del Consiglio regionale, insomma, fa sapere che “la Puglia non può e non vuole smaltire i rifiuti della Capitale, né può essere capro espiatorio di beghe politiche tra Campidoglio e Regione Lazio, in un frainteso senso di collaborazione che al momento non ci si può permettere e che cerca di nascondere inefficienze organizzative cercando di scaricare responsabilità – rispetto alle quali Puglia e pugliesi sono estranei – su altre istituzioni”.
“In Puglia – afferma Longo – abbiamo gridato il nostro no alla realizzazione di nuovi inceneritori. In Puglia siamo convinti che le conseguenze di scelte non oculate e spesso apertamente sbagliate, possano essere catastrofiche e per questo siamo pronti a scendere in campo in prima linea per bloccare eventuali scempi ambientali. La nostra regione avrebbe bisogno di bene altre attenzioni da parte della Capitale. Per esempio quando si parla di politiche a sostegno del turismo, del fare impresa, dell’occupazione giovanile. Mentre sul ciclo dei rifiuti occorre insistere sulla prevenzioni di comportamenti criminali che hanno ridotto le nostre campagne in discariche e con politiche attive a favore della raccolta e dello smaltimento differenziati”.