Sono solidale con i lavoratori che in occasione della festa del lavoro del 1° Maggio hanno deciso di incrociare le braccia per protesta contro la riapertura dei centri commerciali. Non condividiamo questa consuetudine, che sta prendendo sempre più piede, di tenere gli esercizi aperti a spese dei dipendenti delle grandi catene come Auchan, Leroy Merlin, Zara, OVS, Mediaworld, poichè la riteniamo una sorta di sopraffazione nei confronti dei lavoratori, costretti anche spesso a firmare, all’interno del loro contratto di lavoro clausole che di fatto rendono obbligatorio il lavoro domenicale e festivo.
Le proteste dei lavoratori sono le nostre proteste, poichè non è accettabile non permettere ai lavoratori di poter condividere i giorni di festa all’interno del proprio contesto familiare e sociale.
Sinistra Italiana/Liberi e Uguali condanna queste condizioni, che presto saranno oggetto di nostri provvedimenti legislativi volti a modificare la normativa vigente voluta dal Governo Monti.
Occorre intraprendere un nuovo modello sostenibile del commercio, che non è un servizio essenziale, pertanto può essere sospeso nei giorni di festa. Grave invece diventa lo stress eccessivo cui viene sottoposto il personale, che a conti fatti “conviene” tutelare.
Mino Borraccino