Assistiamo quotidianamente ad atti violenti di stampo terrorista e fascista, non da ultimo l’episodio del raid xenofobo contro inermi e innocenti immigrati, colpevoli solo di avere un colore di pelle diverso dall’aggressore.
Il vile e strisciante virus dell’odio si sta paurosamente insinuando nella società, facendo passare per ordinaria credenza ciò che in anni passati veniva scritto all’interno delle leggi razziali e fascistissime, promulgate dal governo Mussolini.
Questa preoccupante perdita di memoria e d’identità nazionale risulta maggiormente aggravata dall’atteggiamento che le stesse Istituzioni Repubblicane assumono di fronte ad idee oscurantiste e razziste, diffuse tranquillamente nella vita quotidiana di tutti noi, in nome di una camuffata libertà di pensiero.
A tali pratiche malsane, ed ignoranti, replichiamo con le parole di un grande Partigiano e grandissimo Presidente della Repubblica, Sandro Pertini: «Io non sono credente, ma rispetto la fede dei credenti; io sono socialista, ma rispetto la fede politica degli altri e la discuto, polemizzo con loro, ma loro sono padroni di esprimere liberamente il pensiero. Il fascismo no, il fascismo lo combatto con altro animo: il fascismo non può essere considerato una fede politica; il fascismo è l’antitesi delle fedi politiche, il fascismo è in contrasto con le vere fedi politiche perché il fascismo opprimeva chi non la pensava come lui».
Noi Comunisti partiamo dalle parole del Presidente Pertini, socialista ed antifascista, Padre della Costituzione e oppresso che ha subito il carcere fascista ed il 25 aprile lo ricorderemo, insieme a quei Comunisti martinesi che si sono adoperati per donare la Libertà all’Italia.
Il 25 aprile 2018 alle ore 18.30 in piazza XX settembre dedicheremo un pubblico comizio a tutti i Partigiani ed in particolare a Pietro Carucci, operaio e partigiano della Brigata Garibaldi deportato a Mauthausen; Cosimo Massafra, bracciante agricolo e deportato nel campo di lavoro di Hannover; Angelo Carucci, operaio e partigiano della Brigata Garibaldi; Teresa Vavassori, staffetta partigiana con il nome di battaglia Rina e Sebastiano Carucci, professore, acclamato dal popolo primo sindaco di Martina Franca, in rappresentanza del CNL (Comitato di Liberazione Nazionale), e successivamente Senatore del PCI.