Promossa dal Trust P.T.H.M. , Commenda “Nostra Signora di Costantinopoli” di Taranto, associazione onlus, che si ispira nei principi ai valori dei cavalieri templari, si è svolta sabato mattina, nel salone di rappresentanza della Provincia, la presentazione del libro “Il Corano senza veli”, ultimo della serie di pubblicazioni sull’Islam del giornalista e scrittore Magdi Cristiano Allam, presente all’evento. A portare i saluti il gran cerimoniere Raffaele Sepe, e il Balivo di Puglia Gennaro Forconi. Ha introdotto i lavori il Maestro di cerimonie Francesco d’Errico. Presenti dame e cavalieri di diverse commende e precettorie, tra cui la commenda Terra dei Messapi di Manduria. Ad un’ampia ed interessata platea Allam ha parlato del suo ultimo libro soffermandosi più in generale sull’attuale dibattito che riguarda l’Islam e le interpretazioni del Corano. Il Corano è il testo giuridico normativo che determina condizioni in ogni minimo dettaglio della vita di molti musulmani. Dal 1400 anni i musulmani concepiscono il Corano come Allah stesso, opera increata al pari dello stesso Allah. Guai a dire che il Corano è stato scritto da Maometto. “Il Corano senza veli “ è una guida alla lettura del Corano destinata a tutti per conoscere correttamente in modo semplice il libro che sicuramente più di altri incute paura. Sono stati selezionati i temi di maggior interesse per aiutare a comprendere chi sono e cosa pensano i musulmani. Leggendolo si scoprirà che Allah non è il Dio unico dell’ebraismo o del cristianesimo, ma uno dei 360 idoli pagani adorati nel tempio arabo della Mecca, monopolizzato e trasformato nel dio personale di Maometto. Allam ha parlato del suo percorso che lo ha portato circa 10 anni fa al battesimo cattolico, ricevuto dalle mani stesse del pontefice. Ha poi parlato di dovere di verità nella libertà: “nel rispetto dei musulmani come persone, la nostra missione è dire la verità in libertà sull’Islam come religione, prendendo atto che ciò che Allah prescrive nel Corano e ciò che ha detto e fatto Maometto sono incompatibili con le leggi laiche dello Stato, con le regole su cui si fonda la civile convivenza, con i valori che sostanziano la nostra civiltà: la sacralità della vita di tutti, la pari dignità tra uomo e donna, la libertà di scelta personale”. Lo scrittore ha tenuto a sottolineare come il suo ragionamento non abbia nulla a che vedere con questioni razziali. Ci sono ragioni oggettive che si stanno rivelando negli ultimi tempi. Da un lato c’è una drastica caduta demografica dell’Italia, dall’altro l’ingresso incontrollato di soggetti a cui viene consentito di svolgere attività che di fatto sono contrarie alle leggi che regolano la convivenza civile. In tema di Islam ad esempio, considerando che la maggior parte di alcuni precetti sono assolutamente in contrasto con le regole del nostro paese, siamo di fronte ad una religione non riconosciuta ma che di fatto sta prendendo piede e in qualche misura rischia di sostituirsi dal punto di vista culturale alle nostre tradizioni. Per questo Allam si è espresso anche criticamente nei confronti delle recenti aperture di Papa Francesco nei confronti dell’Islam. Nel suo intervento ha anche voluto ringraziare lo Stato italiano e le forze di polizia che gli garantiscono di svolgere la sua attività con maggior tranquillità viste le diverse minacce di morte ricevute. Tra il pubblico, che ha rivolto diverse domande al giornalista, anche molti giovani delle scuole tarantine.
Credit foto Donatella Ruggieri