Dopo la discarica di Grottaglie, adesso è toccato a Massafra vedersi autorizzare l’inceneritore dei fanghi per il quale, nel 2012, la società STF aveva presentato richiesta di realizzazione. Tutto questo, mentre si è in attesa della decisione finale sul Raddoppio dell’inceneritore a CDR (combustibile da Rifiuti) e Biomasse, sempre a Massafra. Si tratta di un impianto di incenerimento fanghi e, quindi, “Rifiuti Speciali” per il quale erano stati espressi, circa 9 mesi fa in Conferenza dei Servizi, i PARERI SFAVOREVOLI definitivi del Comune di Massafra e di ARPA Puglia. La Provincia di Taranto, con Determina n.47 del 11\04\2018, ha rilasciato l’Autorizzazione, nonostante tali rilevanti pareri negativi, finalizzati alla tutela della salute pubblica ed al rispetto della pianificazione regionale (Piano di Gestione dei Rifiuti Speciali – PRGRS del 2015) che prevede l’esclusione del territorio tarantino dalla realizzazione di impianti di questo tipo.
Un Atto che, nonostante siano trascorsi molti mesi dalla riunione definitiva della Conferenza dei Servizi, viene concluso solo adesso. La Provincia di Taranto che era stata silente su questi argomenti fino alle elezioni politiche, si è, evidentemente, svegliata all’improvviso.
Il Comune di Massafra aveva detto NO a questo ulteriore impianto che incenerirebbe 80.000 tonnellate all’anno di “Rifiuti Speciali”. Si tratta di un terzo inceneritore, rispetto a quello attualmente in esercizio ed alla richiesta di Raddoppio che oggi è sottoposta a riesame dell’autorizzazione, una cosa davvero inimmaginabile per un Comune che già fa i conti con la stretta vicinanza all’area industriale tarantina che è al centro dell’attenzione di tutti per via della necessità di ridurre l’inquinamento.
Esprimendo tutta la mia solidarietà al Sindaco di Massafra che, assieme ai cittadini del suo Comune, si sta opponendo all’aumento dei carichi ambientali in quel territorio, dico chiaramente al Presidente Emiliano che NON si può più temporeggiare. Occorre intervenire su quello che oramai sembra un clamoroso cortocircuito fra il volere popolare, supportato da conclamata evidenza scientifica, che conduce ad escludere il territorio provinciale di Taranto da nuove autorizzazioni, e gli Atti amministrativi prodotti dalla Provincia, la quale sta continuando a rilasciare autorizzazioni per realizzare nuove discariche e nuovi inceneritori di “Rifiuti Speciali”. Ricordo che tutte le ultime Norme regionali di Pianificazione e di gestione, in materia di “Rifiuti Speciali” e tutela del territorio, conducono ad escludere l’area di Taranto da nuove autorizzazioni e, pertanto, chiedo al Presidente Emiliano di affrontare la discussione in Consiglio regionale, così come richiesto dal sottoscritto con diverse interrogazioni e mozioni sull’argomento. Il Piano di Gestione dei Rifiuti Speciali della Regione Puglia pone, oltretutto, un vincolo escludente alla realizzazione di impianti per il trattamento e lo smaltimento di questo tipo di rifiuti in prossimità di altri già esistenti, e anche per questo motivo i pareri contrari di Comune e ARPA Puglia non dovevano rimanere inascoltati dalla Provincia che, invece, ha ritenuto di dover autorizzare ugualmente questo ulteriore impianto, nonostante la presenza di diversi impianti, già in esercizio, nel territorio in questione.
Ritengo superfluo rivolgermi al Presidente della Provincia che, dopo tali scelte, dovrebbe rivedere la sua posizione del suo mandato rispetto agli impegni assunti con il territorio tarantino e con la sua Città, nella quale l’Ente da lui presieduto sta Autorizzando l’ennesimo impianto che tratterà “rifiuti speciali” provenienti da altri territori, ma chiedo al Presidente della Regione Puglia di intervenire pesantemente ed urgentemente, con un commissariamento della delega alla gestione dei “Rifiuti Speciali”.
Noi saremo al fianco dei cittadini di Massafra e di tutto il territorio provinciale tarantino che, assieme alle Istituzioni locali, si stanno battendo per tutelare la salute e l’ambiente contro le sciagurate decisioni amministrative della Provincia di Taranto. Sarebbe il caso anche che, oggi, qualcuno, nel centrosinistra che fu, chiedesse scusa ai cittadini di quel territorio per aver prodotto, grazie ad accordi trasversali fra PD e Forza Italia, questo tipo di governo dell’Ente provinciale. Vorrei ricordare anche che noi rompemmo con il Partito Democratico in quel territorio, proprio in conseguenza di queste scelte e, mentre ciò accadeva, il PD ci accusava di essere irresponsabili. Adesso, alla luce di questi evidenti fatti, tutti possono capire chi è stato veramente irresponsabile nei confronti del territorio tarantino.
15\04\2018
Mino Borraccino