“La chiusura di 39 Punti di Primo Intervento su tutto il territorio regionale decisa ieri dalla Giunta rappresenta l’ennesimo durissimo colpo che, con un accanimento davvero incomprensibile e che meriterebbe certamente miglior sorte, Michele Emiliano infligge alla sanità pubblica pugliese.
La scure utilizzata ora dal governatore contro i PPI rappresenta, a mio parere, il punto di non ritorno per un sistema sanitario regionale già molto provato dai tagli operati in questi tre anni e mette seriamente a rischio il diritto alla salute costituzionalmente garantito a tutti i cittadini.
Quel che amareggia è che questi ulteriori tagli vengono operati con la stessa arida e inconcludente logica ragionieristica adoperata per l’approvazione del Piano di Riordino Ospedaliero (per il quale Sinistra Italiana ha votato contro il Commissione, determinando la sua bocciatura), senza tenere in alcuna considerazione le reali esigenze di salute che emergono dal territorio.
Tagli, tagli e ancora tagli alle strutture pubbliche: è solo questa la ricetta in politica sanitaria adottata dal governo regionale, priva di qualunque prospettiva strategica e finalizzata solo ad avvantaggiare il business della sanità privata che, infatti, non viene minimamente toccato dai vari interventi che si sono succeduti in questi anni.
Purtroppo la chiusura di questi PPI determinerà su moltissimi territori (da Taranto dove la situazione è ormai fuori controllo, al Gargano che rischia di rimanere senza presidi sanitari come evidenziai già un anno fa nel corso di una affollata assemblea a Vieste) un ulteriore aggravio su pochi Pronto Soccorso ospedalieri che già sono costretti ad affrontare quotidianamente situazioni ben oltre ogni limite di tolleranza e che ora subiranno la ricaduta negativa di queste scellerate decisioni.
Mi auguro che dinnanzi a questo scempio che si sta facendo della sanità pubblica su tutto il territorio regionale (e che noi denunciamo ormai da più di due anni) ci sia un moto di orgoglio da parte degli stessi settori della maggioranza che oggi sostengono il Presidente Emiliano affinché, con un atto di resipiscenza e di ravvedimento, possa essere radicalmente modificata questa infausta delibera approvata ieri.
In caso contrario continueremo a batterci in tutte le sedi, in Consiglio regionale e in piazza, per contrastare un disegno finalizzato, evidentemente, a disarticolare l’assistenza sanitaria pubblica sul territorio per favorire solo quella privata. Noi, come Sinistra Italiana/Liberi e Uguali non ci stiamo e siamo convinti di avere dalla nostra parte la gran parte del popolo pugliese”.
Mino Borraccino