Ho trasmesso nei giorni scorsi, per posta elettronica certificata, una formale richiesta di chiarimenti al Presidente della Giunta Regionale, Michele Emiliano, all’Assessore al Personale, Antonio Nunziante, al Capo di Gabinetto, Claudio Stefanazzi, e al Responsabile Trasparenza e Anticorruzione, Roberto Venneri, per sapere se corrisponde al vero la circostanza che la dott.ssa Carmela Moretti, già segretaria della Giunta regionale e stimata dirigente della struttura amministrativa collocata in quiescenza dal 1° marzo 2018, stia per ricevere un incarico da consulente esterno, a titolo gratuito, con la Regione Puglia per svolgere non meglio precisate attività di verifica e controllo sulla legittimità degli atti adottati dall’amministrazione regionale. Si tratterebbe, in sostanza, di proseguire di fatto nelle sue precedenti mansioni da Segretario Generale, pur essendo ormai fuori dai ruoli regionali: una anomalia davvero inspiegabile. Ferme restando le indiscutibili competenze giuridiche della dott.ssa Moretti, acquisite in tanti anni di onorato servizio in Regione, ritengo che se questa notizia fosse confermata, potrebbero emergere profili di inopportunità, quando non ipotesi di vera e propria illegittimità, dal momento che la dott.ssa Moretti ha promosso nelle scorse settimane un ricorso giurisdizionale avverso il provvedimento di pensionamento adottato dalla Regione Puglia, contestandolo nel merito e avanzando addirittura una richiesta di risarcimento danni per oltre 100.000 euro. L’aver avviato un contenzioso nei riguardi della Regione con una rilevante pretesa economica (sulla cui fondatezza sarà il Giudice adito ad esprimersi) potrebbe configurare un evidente e inopportuno conflitto di interesse per la dott.ssa Moretti ove dovesse essere davvero incaricata di svolgere funzioni di verifica e controllo sulla legittimità degli atti regionali. Questo, ovviamente, a meno che detto incarico non rappresenti il tentativo dell’amministrazione regionale di transigere bonariamente il contenzioso avviato dalla dott.ssa Moretti, inducendola a ritirare il ricorso proposto. Purtroppo, però, non ho ancora ricevuto alcun riscontro alla mia richiesta di chiarimenti e informazioni, nonostante siano trascorsi già diversi giorni, ma resto in fiduciosa attesa. Ne va del rispetto delle istituzioni e del corretto esercizio del potere amministrativo anche con riferimento al conferimento di incarichi di consulenza così delicati, che non possono essere attribuiti con tanta leggerezza.
Mino Borraccino