“Una situazione davvero incresciosa quella che vede protagonisti lavoratori precari della ASL di Taranto improvvisamente licenziati probabilmente in maniera illegittima. Tale scure sembrerebbe essere calata nei confronti di quei dipendenti che avrebbero ricorso al Tribunale del Lavoro dopo aver ricevuto un danno per essere stati assunti per più di 36 mesi con contratti a tempo determinato.
Pare che la ASL di Taranto in questi mesi abbia ricevuto diverse condanne da parte del Giudice del lavoro per l’illegittimo utilizzo dei contratti a tempo determinato, con la contestuale condannata al pagamento, in favore dei ricorrenti, di 5 mensilità a titolo di indennizzo per risarcimento del danno e 1400 euro di spese legali. In seguito ad una di queste sentenze, un lavoratore avrebbe ricevuto una comunicazione da parte del Direttore Generale della ASL, con la quale gli veniva comunicata la cessazione unilaterale del contratto di lavoro a decorrere dal 31 dicembre 2017, recessione contrattuale che il lavoratore decideva di impugnare.
Il comportamento della ASL TA si palesa discriminatorio nei confronti dei lavoratori precari che avevano ricorso alla giustizia ordinaria per veder riconosciuto un proprio diritto, senza che questo potesse avere come conseguenza la perdita del proprio posto di lavoro. Poi sarebbe accaduto anche che la ASL di Taranto, nonostante le sentenze di condanna, non avrebbe liquidato il risarcimento del danno spettante ai lavoratori precari, rendendo necessario il deposito di numerosi atti di precetto e in alcuni casi il pignoramento presso terzi, con ulteriore aggravio di spese a carico della Pubblica Amministrazione, comportamento che avrebbe anche prodotto un danno erariale.
Pertanto ho presentato un’interrogazione urgente al Presidente Emiliano per chiarire le vicende dei licenziamenti del personale precario della ASL di Taranto”.