Segnalo una grave insufficienza del servizio e la questione diventa un caso, tanto che la Regione decide di stanziare più fondi. Poi, improvvisamente, un dietrofront che ha lasciato di stucco i pazienti affetti da disabilità e quelli colpiti da malattie neurodegenerative. Sul punto ho depositato un’interrogazione, l’ennesima, affinché la Giunta regionale spieghi perché è venuta meno alle promesse fatte soltanto qualche mese fa”. Lo rende noto il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli.
“Si tratta – aggiunge – dell’assistenza erogata dai Centri diurni, disciplinata dagli articoli 60 e 60 ter del Regolamento regionale n. 4/2007. Ebbene, dopo le mie ripetute denunce, la Giunta fece sapere di voler incrementare i fondi destinati al servizio, tanto che la Direzione generale dell’Asl Bari parlava letteralmente di un aumento che avrebbe consentito di iniziare a ridurre le lunghe liste d’attesa. Non solo: la stessa Azienda sanitaria annunciava di adempiere ad un altro obbligo: quello della stima del fabbisogno. Fin qui, avremmo preso atto di un piccolo passo in avanti, e invece no: infatti, nel silenzio assoluto, ecco spuntare un’altra nota dell’Asl Bari lo scorso 7 febbraio, con cui si rendeva noto che la Regione Puglia, l’11 gennaio 2018, non aveva più autorizzato l’utilizzo di ulteriori fondi. Inoltre, si chiariva che la spesa per l’anno corrente sarebbe stata pari a quella del precedente (quindi assolutamente insufficiente). Le Asl pugliesi hanno portato a termine il compito di ricognizione del fabbisogno e delle liste d’attesa? È caduta così la rassicurazione fatta agli utenti sull’inserimento nei Centri diurni a partire da gennaio 2018, disattendendo le legittime aspettative di tanti cittadini bisognosi di cure appropriate e tagliando un prezioso sostengo ai loro familiari nella quotidiana attività di assistenza”.
“Oggi – conclude Damascelli – chiediamo al presidente Emiliano di evitare questa ulteriore sciagura: è assolutamente necessario risolvere questa annosa situazione, stanziando le risorse necessarie per assicurare l’erogazione di assistenza qualificata alle persone diversabili attraverso i Centri diurni e le cure specifiche ai pazienti affetti da Alzheimer, con lo stanziamento dei fondi necessari alla contrattualizzazione delle strutture autorizzate”.