Anche quest’anno si rinnova la collaborazione tra il liceo Achita e la Confraternita della Santissima Addolorata e San Domenico per l’ormai tradizionale concerto di Quaresima che si svolgerà sabato 10 marzo alle ore 19.30 nella chiesa di San Domenico Maggiore in città vecchia.
Dopo aver esplorato, lo scorso anno, con il coro polifonico, il Dies Irae dalla sequenza gregoriana fino alla contemporanea versione del testo che ne ha dato il compositore scozzese Jenkins nel 2005, e dopo tanti concerti che hanno visto protagonisti gli alunni del liceo musicale Archita in formazioni e repertori diversi (dalle musiche della tradizione dei riti di Taranto, a composizioni raffinate e di raro ascolto come le Sette parole di Cristo sulla Croce di F. J. Haydn, quest’anno sarà la volta di un recital pianistico che vedrà esibirsi quattro giovani talenti di grande valore che frequentano le classi quarta e quinta del liceo musicale Archita.
Si tratta di Giuseppe Demaglie e Luca Tinelli della classe della professoressa Palmira Esposito, di Michele Renna della classe della professoressa Ornella Carrieri e di Carmine Trotolo, allievo del professor Matteo Notarnicola. Quattro talenti davvero straordinari, ciascuno con le proprie peculiarità: la passione per Bach e la musica barocca per Giuseppe Demaglie, il virtuosismo impetuoso e l’amore per il repertorio tardoromantico e primonovecentesco per Michele Renna, l’eleganza del tocco e la sensibilità interpretativa per Luca Tinelli, la predisposizione per il repertorio contemporaneo e d’avanguardia e per le pratiche improvvisative per Carmine Trotolo.
Si tratta di giovani pianisti che hanno già al loro attivo numerosi premi in concorsi nazionali ed internazionali, masterclass e concerti anche per istituzioni concertistiche prestigiose. E che presenteranno un programma di grande interesse ed impegno.
Un repertorio in gran parte di musiche dal carattere meditativo come si conviene a un periodo come la Quaresima sebbene non strettamente legate al sacro.
Giuseppe Demaglie eseguirà le Variations serieuses op. 54 di Felix Mendelssohn (1841), una composizione sobria ed elegante costituita da 17 variazioni e un Finale su un tema corale in re minore. Le Variations serieuses, sorta di rivisitazione dell’opera di J. S. Bach di cui Mendelssohn fu “riscopritore” e “critico musicale”, furono scritte in occasione di una campagna di raccolta fondi per erigere il monumento a Beethoven nella sua città natale. Dal punto di vista prettamente formale-musicale e tecnico pianistico, si tratta di un’opera di notevole importanza dove giganteggiano le tessiture compositive di J.S. Bach, e di Ludwig van Beethoven rivisitate da Felix Mendelssohn con accurata tecnica compositiva romantica
Michele Renna eseguirà invece la virtuosistica Ballata n. 2 S. 171 di Franz Liszt e, dello stesso autore lo struggente Isoldes LiebesTod aus Tristanund Isolde, trascrizione dal Tristano e Isotta di Richard Wagnwer.
Nel 1867, due anni dopo la prima rappresentazione dell’opera a Monaco (10 giugno 1865), Liszt adattò La Morte d’amore d’Isolde, episodio finale dell’atto III. Si tratta di una trascrizione che, mediante tremoli, arpeggi, ampi accordi e sovrapposizione di piani sonori, mantiene la sostanza della scena drammatica wagneriana, omettendo però, poiché la densità della scrittura wagneriana non gliene consentiva l’intera trascrizione al pianoforte, gran parte della linea vocale, peraltro ampiamente presente nella parte orchestrale.
Alle mani di Luca Tinelli sarà affidato il complesso Carnaval op. 9 di Robert Schumann. Incarnazione massima della poetica del primo periodo creativo del compositore, il Carnaval è una composizione caratterizzata da grande originalità e da profonda unitarietà di concezione; un capolavoro e uno tra i più importanti e rappresentativi monumenti della civiltà romantica, e non solo di quella musicale. “In Carnaval l’impiego del principio della variazione, inteso come trascolorare, anche dal punto di vista dell’espressione e dello stile, di una sostanza unica, capace di generare gli esiti più imprevedibili, veniva a coincidere con la citazione di uno dei temi principali del Romanticismo, quello della maschera, del travestimento, della molteplice scissione della personalità in aspetti radicalmente diversi”.
Infine Carmine Trotolo eseguirà la Consolotion S. 172 di Franz Liszt e l’eterea Pavane pour une enfante defunte di Maurice Ravel. Quest’ultimo brano, pubblicato nel 1899 e trascritto in seguito per orchestra, divenne in breve molto popolare, ma fu ben presto quasi disconosciuto dal suo autore che aveva nel frattempo intrapreso altre strade creative lontane dalla serena immediatezza e dalla effusa sensibilità della Pavane. Molta curiosità destò a suo tempo il titolo, ma l’autore se la sbrigò con una battuta elusiva: ‘Cercate nel Larousse, voce allitération’.
Un programma di grande spessore e di sicuro fascino per l’ascoltatore, dunque, quello che sarà proposto nel concerto di Quaresima del Liceo Archita, cui tutta la cittadinanza è invitata.