«La decisione di Michele Emiliano di concedere il patrocinio della Regione Puglia all’evento in memoria di Almirante, previsto il 24 febbraio, è un insulto nei confronti della vasta comunità di donne e di uomini di Bari che avevano giudicato inopportuno il sostegno già concesso dal Comune di Bari. Esponendosi con un patrocinio tecnicamente non necessario – essendo il Comune l’ente patrocinante ed essendo Emiliano già invitato alla manifestazione – il presidente ha deciso di formalizzare il suo sostegno ad un’iniziativa che di culturale non ha nulla per ragioni chiaramente politiche ed elettorali. Il messaggio di Emiliano è chiaro e si profila esclusivamente come un tassello in quel disegno revisionista in corso nel nostro Paese che vuole riabilitare il fascismo in tutte le sue forme e con tutti i suoi protagonisti.
Emiliano ha la memoria cortissima. E mentre oggi concede con spregiudicatezza il patrocinio, solo pochi anni fa in occasione di uno stesso dibattito controverso (quello sulla memoria di Nicola Pende), il presidente della Regione definì “criptofascismo” la permanenza in città di quell’atteggiamento che vuole sottrarsi alla necessità di fare i conti con l’eredità del fascismo, cercando addirittura di fare chiarezza sulla vergognosa realtà di una via barese dedicata a Pende, scienziato firmatario del Manifesto sulla razza. Ma oggi sono evidentemente cambiate le coordinate politiche, distorcendo la lettura della storia.
Di fronte a questa oscena operazione di mistificazione della realtà storica, tuttavia, non possiamo che ribadire tutta la nostra più ferma contrarietà, giudicando un errore pericolosissimo che la nostra regione, la stessa di Di Vittorio e di tanti militanti e intellettuali antifascisti, conceda il patrocinio ad un aperto sostenitore del fascismo nei suoi anni più bui, arrivando a sottoscrivere il Manifesto per la difesa della razza e ad imbracciare le armi per aderire alla Repubblica di Salò al fianco di Mussolini e delle forze nazi-fasciste.
In un momento in cui in Italia si registrano recrudescenze pericolose di ideologie che credevamo definitivamente superate dalla storia, Michele Emiliano e Antonio Decaro concedono con una sfacciata nonchalance il sostegno a iniziative che, in realtà, servono solo a rinsaldare le fila dei nostalgici del ventennio fascista. Da un punto di vista politico, non ci sorprende una scelta che si pone in chiara continuità con il continuo trasformismo condotto da Emiliano negli ultimi mesi e finalizzato a recuperare consensi a destra, vista la delusione che la sua azione di governo sta producendo negli ambienti di sinistra. Dopo le nomine di personale politico proveniente dal centrodestra ai vertici delle società partecipate dalla Regione (tra i tanti: Saverio Tammacco a Puglia Sviluppo, Alfredo Borzillo al Consorzio di Bonifica, Francesco Spina a InnovaPuglia e persino l’ipotesi di nominare Simeone Di Cagno Abbrescia ad AQP), è chiaro che queste “operazioni culturali” non sono casuali ma hanno l’obiettivo di sdoganare una ideologia pericolosa per la tenuta democratica del nostro Paese. Per questo come Liberi e Uguali, invitiamo il presidente della Regione Puglia a non piegare il profilo democratico delle istituzioni al servizio delle personali strategie elettorali e a revocare immediatamente il patrocinio concesso».
Annalisa Pannarale e Mino Borraccino