“Il microparticolato, da 0.5 a 2 micron, è cancerogeno e pericoloso per la salute pubblica anche a basse concentrazioni, come scritto nello studio pubblicato sul “The Lancet Planetary Health”. Per questo l’impianto di ossi-combustione non si deve realizzare, tantomeno in un’area compromessa come quella industriale di Bari/Modugno. Decaro ed Emiliano, che si dicono contrari, passino dalle parole ai fatti”. Così il consigliere del M5S Mario Conca che annuncia la sua partecipazione sabato a Modugno al consiglio comunale monotematico sul sull’impianto.
“La mia contrarietà all’impianto – spiega il pentastellato – è supportata anche da pubblicazioni scientifiche e dalle dichiarazioni degli stessi stakeholder, che parlano d’inquinamento inferiore rispetto ad un termovalorizzatore, ammettendo quindi le emissioni. Non esistendo una soglia minima al di sotto della quale un impianto si possa definire non inquinante, è evidente che il processo di trasformazione in perle vetrose è potenzialmente dannoso per la salute pubblica. Ciò premesso, non posso non evidenziare l’ipocrisia della politica di maggioranza che amministrativamente sta perfezionando l’iter autorizzativo e politicamente si dice contraria, a tutti i livelli, all’impianto della Newo. Il sindaco di Bari – incalza Conca – ammette candidamente che non sapeva nulla del parere positivo espresso da un suo dirigente in sede di Conferenza di Servizi, salvo poi giustificarne l’operato sotto il profilo tecnico-amministrativo. Lo stesso Decaro ha accusato le opposizioni per aver fatto mancare il numero legale durante il consiglio comunale monotematico di qualche giorno fa, dove avrebbero dovuto approvare un ordine del giorno dalla valenza simbolica, ma dimentica di dire che è la sua maggioranza che doveva assicurarlo. Se non l’ha già fatto, Decaro adesso ritiri in autotutela il parere e passi dalle parole ai fatti per l’eventuale impugnazione dell’ AIA”.
Conca critica poi le scelte del governo regionale in materia di trattamento e smaltimento dei rifiuti e il silenzio del commissario dell’Agenzia regionale dei rifiuti ed ex presidente dell’Amiu Grandaliano.
“Da una parte – dichiara il consigliere cinquestelle – la Regione dice di voler puntare sul porta a porta spinto che man mano andrà a ridurre il rifiuto biostabilizzato e, dall’altra, persegue la realizzazione di un impianto, peraltro non previsto dal piano regionale, che si alimenterà proprio di sottovaglio. Emiliano racconta di essere d’accordo con quanti quell’impianto non lo vogliono, ma procede lentamente perché vorrebbe evitare di commettere errori bloccando illegittimamente procedure che, a suo dire, sono solo tecniche e non politiche. Emiliano a parole si era detto contrario anche all’impianto di compostaggio industriale della Prometeo di Grumo Appula, che invece è stato autorizzato dai suoi dirigenti qualche settimana fa nonostante il no dei comuni interessati, le forti riserve di AQP, le prescrizioni di altri Enti, le articolate osservazioni del Comitato Econostro e le proteste dei cittadini. Lo stesso Presidente – continua Conca – in risposta ad una mia interrogazione si è detto contrario alla discarica di Grottelline a Spinazzola, ma anche in questo caso aspettiamo che il sito venga definitivamente stralciato dal piano regionale dei rifiuti. È arrivato il momento che dalle parole passi ai fatti. Per il progetto su Modugno Puglia Sviluppo, società della Regione, sta addirittura valutando l’opportunità di finanziare con il PIA (programmi integrati di agevolazioni) il co-inceneritore della Newo per un importo di dieci milioni di euro. Considerato che l’Amiu non si è detta più disponibile e ha fatto dichiarazione contrastanti, da dove andranno ad approvvigionarsi di percolato e frazioni differenziate non ottimizzate? Il commissario dell’ Ager Grandaliano – conclude – cosa ha da dire a riguardo? Aspettiamo ancora una sua presa di posizione”