“Il ritardo del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nell’assunzione di 140 tecnici all’Arpa di Taranto, è giunto al punto d’essere divenuto ormai paradossale”.
È quanto dichiara l’on. Ludovico Vico ad un anno e mezzo dal luglio del 2016 quando, grazie ad un emendamento al Dl n°98 presentato dallo stesso Vico e da tutti i deputati pugliesi del Pd, vennero stanziati in favore della Regione Puglia, 7,5 milioni di euro (2,5milioni per l’anno 2016 e 5milioni per l’anno 2017), per consentire all’Arpa di Taranto di potenziare il suo personale in modo da consentire maggiori possibilità di intervento ambientale, di monitoraggio e di controllo dell’area jonica. A 18 mesi da quella data, l’on. Vico evidenzia lo spaventoso ritardo e la necessità di accelerare i tempi.
“È passato tanto tempo, troppo – dice Vico -. Ribadisco, si tratta di assumere per Arpa-Taranto 140 tecnici. L’agenzia è un ente indispensabile per il monitoraggio rinforzato, finalizzato al controllo della qualità dell’ambiente in cui vive la cittadinanza tarantina. Nonostante ciò, Emiliano non accelera alcun processo. L’emendamento è divenuto norma a luglio 2016, ma ad oggi è ancora rimasto inevaso. Solo alcuni giorni fa è stato approvato il piano per le assunzioni da parte della Regione Puglia. Ma a quando i concorsi? Inoltre, in quella norma, è specificato che una parte del personale da mandare a Taranto deve essere resa con la procedura della mobilità. Quindi ci ritroviamo davanti ad un ritardo nei concorsi, un ritardo nel mobilitare il personale verso l’Arpa di Taranto e un ritardo nell’utilizzo dei fondi stanziati e rimasti congelati”.
Per rendere più chiaro ciò che sta accadendo, riportiamo per intero l’emendamento del luglio del 2016.
“In relazione all’assoluta esigenza di assicurare le necessarie attività di vigilanza, controllo, monitoraggio e gli eventuali accertamenti tecnici riguardanti l’attuazione del Piano di cui al comma 8.1, potenziando a tal fine la funzionalità e l’efficienza dell’Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Puglia (ARPA Puglia), quest’ultima è autorizzata ad assumere, fermo restando il rispetto degli obiettivi del saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate e le spese finali, in deroga alla normativa vigente in materia di limitazioni alle assunzioni, e a seguito di procedure di selezione pubblica disciplinate con provvedimento della Regione Puglia, personale a tempo indeterminato per un contingente strettamente necessario ad assicurare le attività di cui al presente comma, da inquadrare nel rispetto della vigente normativa regionale, nel limite massimo di spesa pari a 2,5 milioni di euro per l’anno 2016 e a 5 milioni di euro a decorrere dal 2017 a valere sulle risorse stanziate all’uopo nel bilancio della Regione Puglia. Le assunzioni possono essere effettuate anche in deroga alle vigente normative sulla mobilità del personale delle Province, di cui all’articolo 1, comma 423 e seguenti, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, e successive integrazioni e modificazioni”.
“Mi chiedo – conclude l’on. Vico – come si intenda salvaguardare la tranquillità dei cittadini, se non si rafforza un importante organo di controllo ambientale come l’Arpa, nonostante ci siano fondi disponibili per farlo. Questo è un atto gravissimo per cui Emiliano dovrebbe dare conto alla comunità ionica”.
Taranto, 1 febbraio 2018