I Finanzieri del Gruppo Bari, all’esito di un’attività di indagine coordinata dalla
Procura della Repubblica di Bari, hanno tratto in arresto cinque soggetti, tra cui due
coniugi, ritenuti responsabili di reati in materia di favoreggiamento della prostituzione.
Il provvedimento cautelare emesso a firma del G.I.P. del Tribunale di Bari – Dott.ssa
Giulia ROMANAZZI – costituisce l’epilogo dell’operazione denominata “Bakeca”,
coordinata dal P.M. Dott. Marcello QUERCIA della locale Procura delle Repubblica.
L’inchiesta scaturisce dall’attività di monitoraggio nel settore dei B&B abusivi e
degli affitti “in nero” nonché dai successivi controlli che la Guardia di Finanza
effettua con lo scopo di verificare la corretta applicazione delle norme fiscali e
amministrative da parte degli operatori del settore.
In particolare, gli accertamenti, condotti dalle Fiamme Gialle del Gruppo Bari, hanno
consentito, tra l’altro, di individuare alcune strutture ricettive di proprietà e/o nella
disponibilità dei soggetti arrestati, situate nel capoluogo e nell’hinterland barese,
utilizzate come vere e proprie “case di prostituzione”, all’interno delle quali con
cadenza settimanale si avvicendavano prostitute sia di nazionalità italiana che
sudamericana.
Attraverso i successivi approfondimenti è stato riscontrato che tutte le strutture – prive
di qualsivoglia autorizzazione – erano utilizzate come location presso cui ricevere
clienti “procacciati” attraverso annunci pubblicati su specifici siti “WEB”.
Il “giro d’affari” è stato stimato in circa € 300.000 per immobile in un anno.
L’autorità Giudiziaria ha altresì disposto il sequestro preventivo dei tre immobili
utilizzati ritenendo gli stessi strumentali all’attività illecita.