Onorevole Signor Ministro,
sono sicuro che Lei sarà già al corrente di quanto stia succedendo a Taranto in merito alla vicenda ILVA e delle forti ripercussioni sulla geografia politica del territorio, già abbastanza inquinato da una fitta e nebulosa confusione.
All’indomani del ricorso ad opponendum dal sottoscritto presentato al Tar di Lecce, vanno delineandosi una miriade di posizioni contrastanti, anche all’interno di quei partiti o movimenti che si erano mostrati finora anche abbastanza integralisti di fronte a certe richieste e azioni del Governo e che ora, ridotti in mille frantumi (e in barba a qualsiasi forma di coerenza!) hanno, in vista delle prossime elezioni, il solo obiettivo di assicurarsi una poltrona sicura in Parlamento.
Ma non vuol essere questo il punto della mia nota.
Come avrà certamente appreso dalla stampa, ho fatto pubblicare una mia lettera indirizzata ai cittadini della provincia di Taranto, con il solo scopo di chiarire il motivo per il quale avessi agito contro il Comune e la Regione, avendo a cuore la salute, l’ambiente e i livelli occupazionali di questo territorio.
E’ questa stessa motivazione che mi porta ancora una volta a scriverLe, onorevole ministro, sapendo che dall’altra parte trovo una persona attenta e che quanto me tiene a fare chiarezza e a coinvolgere tutti gli attori della nostra provincia.
Pertanto, Le chiedo di convocare quanto prima le associazioni tutte, ambientaliste e non, a partecipare ad un separato tavolo di confronto, al fine di poter illustrare i programmi del Governo e soprattutto dare certezza dei tempi di realizzazione.
Questo gesto da parte sua rappresenterebbe un importante segnale di ascolto delle voci di questo territorio che meritano attenzione in un momento così decisivo.
In attesa di un Suo riscontro, l’occasione mi è gradita per porgerLe i miei più cordiali saluti.
Dott. Martino Tamburrano