“A distanza di circa un anno dalla sua applicazione è inaccettabile assistere esclusivamente a chiusure di reparti. Smantellamenti di strutture sanitarie che lasciano il vuoto più totale nell’assistenza sanitaria pugliese. Ennesimo caso quello dello splendido ospedale di Triggiano, un’eccellenza nei reparti di Pneumatologia, Dialisi, Medicina e Chirurgia, Patologia clinica, Radiodiagnostica, Cardiologia e Utic, Malattie infettive, Medicina interna e lungodegenza, Neuropsichiatria infantile, che soddisfavano la richiesta di assistenza di un folto bacino d’utenza, privato di poter svolgere la sua funzione, a causa del graduale smantellamento dei reparti, come avvenuto recentemente per la Pneumologia. Quindi praticamente un altro ospedale, degli otto nosocomi “soppressi” da Michele Emiliano, destinato alla completa chiusura mentre di riconversione neanche l’ombra, con il rischio di dover anche mandare a casa il personale. Secondo il Piano di riordino ospedaliero il “Fallacara” di Triggiano dovrebbe trasformarsi in PTA, Presidio territoriale di assistenza, svuotando il nosocomio della funzione ospedaliera, trasformando la struttura in Centro post-acuzie con associate funzioni ambulatoriali e Centro risveglio. Oltre al danno quindi anche la beffa per dei servizi insostituibili che stanno mettendo la Puglia in seria difficoltà.
Martedì 9 gennaio, tutto ciò sarà oggetto del mio intervento nel Consiglio regionale monotematico sulla Sanità, che ci vedrà lottare per il ripristino di importanti servizi dei nostri consolidati nosocomi”.
Mino Borraccino