Serve un cambio di passo e forse di dirigenza nel settore della Formazione professionale pugliese, oramai ferma e con un arretrato di lavoro. Tanti i bandi che stentano a partire, e ciò non agevola certo i cittadini pugliesi che hanno bisogno di riqualificarsi, oltre a nuocere a tantissime piccole realtà del settore che si occupano di Formazione, che sono a rischio chiusura.
Un esempio lampante, di come la dirigenza governi la Formazione professionale, è dato dalla paradossale vicenda del Bando per l’Inclusione sociale delle persone in esecuzione penale, un bando emanato a marzo dello scorso anno che è ancora fermo, a causa di numerose incongruenze tecniche che hanno portato alla sospensione della graduatoria emessa alla fine di ottobre scorso. Dopo la pubblicazione della graduatoria infatti sono pervenute, da parte di soggetti coinvolti nella procedura, numerose richieste di riesame e di segnalazione di errori formali. Errori tecnici che certamente non competono all’assessore ma agli uffici, che hanno un responsabile!
Si attende quindi da circa un anno la possibilità di poter fornire questo tipo di formazione, e tutto ciò è molto grave!
L’importante misura avrebbe dovuto coinvolgere persone nell’area penale, cioè detenuti, che avrebbero partecipato a corsi di formazione per acquisire qualifiche professionali. Un totale di 23 corsi, che avrebbe coinvolto e reinserito in un percorso di normalità ben 530 tra detenute e detenuti, grazie a quel progetto.
L’Avviso 1/2017 aveva un impegno di spesa totale di oltre 2 milioni di euro.
Sarebbe servito a far acquisire la qualifica utile per entrare nel mondo del lavoro, agevolando la semilibertà di detenuti e contemporaneamente far percepire un’indennità media complessiva di 4.500 euro, per corsi di formazione di 900 ore, cui veniva riconosciuto un rimborso di 5euro all’ ora, a detenuto, utile certamente anche alle famiglie dei cittadini stessi privati della libertà.
Che dire? Un ritardo inspiegabile, negativo dal punto di vista sociale per l’alto valore formativo insito nelle finalità del progetto, cui occorre riparare al più presto, superando gli specifici problemi tecnici. Mi chiedo cosa attende il Presidente Emiliano, sempre pronto a vigilare su questi temi, a prendere decisioni importanti dal punto di vista tecnico/dirigenziale: perché di questo si tratta! Occorre consentire ad un settore strategico, quale quello della Formazione, di poter essere fruito agevolmente dai cittadini pugliesi, cosa che in questi ultimi tempi è mancata.
Mino Borraccino
Sinistra Italiana/LiberiEUguali