E’ sempre poco politically correct dire “avevo ragione”, ma purtroppo, ancora una volta è così. Per mesi ho messo in guardia rispetto alla decisione di raddoppiare in Puglia le aree ZES. Non ci vuole un premio Nobel per la economia per comprendere che se raddoppi i beneficiari ma mantieni costante il beneficio, alla fine ognuno avrà esattamente la metà dell’intera dotazione. Il decreto attuativo per la ZES presentato ieri dice proprio questo. E, ancora una volta, a leggere le immediate reazioni di qualche autorevole esponente della giunta Emiliano, siamo di fronte ad un chiaro contrasto tra correnti del Partito Democratico. Più in generale registriamo una ormai consolidata strategia del governo nei confronti di Taranto: da un lato proclami, promesse, annunci, dichiarazioni di grande interesse; dall’altro, in concreto, continue penalizzazioni. Dalle questioni apparentemente meno “impegnative” come quella che ha riguardato la direzione della sovrintendenza, o la chiusura della sede di Bankitalia, fino alla vertenza madre dell’Ilva, per non parlare della doppia Autorità Portuale di Bacino, o del piano HUB aeroporti cargo che ignora Grottaglie, e oggi la perimetrazione delle aree ZES.
On. Avv. Gianfranco Chiarelli
Commissione Giustizia Camera dei Deputati