Lavoro, contratti, diritti, salario, salute, sicurezza. Saranno questi gli argomenti che Lucia La Penna, Segretario Generale Flai Cgil Taranto affronterà domani alle ore 15, con 60 ragazzi di differenti nazionalità richiedenti asilo, ospiti nel “Centro Interculturale Nelson Mandela”, in via Anfiteatro 219, nel capoluogo ionico, gestito dall’Associazione Salam, centro che tra i diversi servizi, offre il disbrigo di pratiche per accoglienza alloggiativa e inserimento lavorativo
Le regole non scritte dello sfruttamento che colpiscono sia i lavoratori italiani sia quelli stranieri rimangono le stesse: nessun contratto, un salario tra i 22 e i 30 euro al giorno, inferiore del 50 per cento rispetto a quelli ufficiali, e poi lavoro a cottimo. Per questo, ribadisce Lucia La Penna, è importante parlare con questi ragazzi e spiegare loro che il ruolo del sindacato è proprio quello di informare, formare, contrattare, lottare per i diritti, difendere i lavoratori e il lavoro
Dai dati forniti dall’Associazione Salam il mese scorso, i lavoratori irregolari tra gli ospiti sono il 50%, nonostante l’ente abbia più volte informato gli utenti dei rischi del lavoro irregolare e del caporalato ma il bisogno di denaro spinge gli utenti a contravvenire a ogni forma di raccomandazione e la maggiore irregolarità contrattuale è stata registrata in agricoltura.
Questo non solo danneggia i lavoratori stranieri, continua il Segretario Generale Flai Cgil Taranto La Penna, perché lo sfruttamento viaggia di pari passo con il fenomeno della tratta degli esseri umani, ma ha delle ricadute negative complessive perché si genera una svalutazione del mercato del lavoro, una collocazione al ribasso, divisione, intolleranza, ed impoverimento economico e morale.
Illegalità non è un problema solo degli “altri”. Il rispetto del contratto collettivo nazionale deve essere prerogativa di tutti, solo così potremo dare una svolta ed evitare che la nostra terra venga ricordata solo per tragici eventi come quelli di donne stroncate dalla fatica mentre lavoravano. Per questo motivo, conclude Lucia La Penna, alla fine dell’incontro verrà proiettato il corto voluto dalla Cgil Puglia “la giornata”, per la regia di Pippo Mezzapesa, sulla storia di Paola Clemente, la bracciante morta di fatica nei campi per 2 euro l’ora.
L’urlo di rabbia è unico, vogliamo diritti e dignità, una rivendicazione che unisce:
lavoratori agricoli a prescindere dalla loro nazionalità
Aziende agricole, eccellenze, che nel nostro territorio si impegnano a rispettare i contratti e che vengono danneggiate da chi ha un atteggiamento scorretto