Si è svolto stamattina a Roma presso il 1° reparto dello SMM il previsto incontro sulla Riorganizzazione del Servizio di Vigilanza di Marina Sud Taranto
L’Amministrazione, nel precisare il carattere pre informativo dell’incontro, ha rappresentato l’intendimento di sostituire l’attuale gestione centralizzata del servizio con una gestione decentrata, prevedendo raggruppamenti di posti di vigilanza in funzione dell’ente di appartenenza.
L’argomentazione a sostegno di tale intendimento è stata indicata nella necessità che ciascun Comando sia direttamente responsabile della sicurezza antinfortunistica della propria postazione di vigilanza.
La Cisl Fp ha consegnato, illustrandola, una documentazione tecnica, con dati forniti dalla stessa dall’amministrazione, da cui appare evidente che:
- La gestione centralizzata del servizio di vigilanza consente, attraverso un economia di scala, di contenere i costi, e a Marina Sud i costi per posto di vigilanza riferiti a turni e reperibilità sono inferiori rispetto a tutte e tre le FF AA;
- Consente una flessibilità di impiego del personale tra le varie postazioni in grado di far fronte alle esigenze improvvise o anche di breve, medio o lungo termine;
- Assicura una omogeneità dell’attività di sorveglianza e una sua maggiore imparzialità tenuto conto che il personale non dipende direttamente dall’ente presso cui opera;
- Prevede un’unica struttura organizzativa che è in grado di far fronte alle complesse procedure che caratterizzano il conseguimento della qualifica di APS (esercitazioni di tiro, procedure presso la prefettura, ecc.);
- Consente di continuare ad impiegare il personale che non è più idoneo al lavoro notturno in postazioni dove è previsto il personale giornaliero;
Al contrario l’ipotesi di un frammentazione della funzione di vigilanza, con l’assegnazione a ciascun ente della gestione dell’attività, determinerebbe una rigidità di impiego all’interno di ciascun ente che non consentirebbe più in breve tempo di far fronte al servizio, infatti:
- L’età media avanzata, il rapido pensionamento dei dipendenti, le condizioni di salute che sempre più spesso non rendono più idoneo il personale al lavoro notturno, non troverebbero più le attuali soluzioni, né quelle immediate né quelle future, non potendo più attingere ad un bacino centralizzato;
- Ogni ente dovrebbe poi creare una nuova struttura organizzativa specificatamente dedicata alla gestione del servizio di vigilanza e alle procedure ad esso correlate, istituendo un nuovo elemento di organizzazione in ogni ente con altri dipendenti, ipotesi che non appare coerente con la progressiva diminuzione degli organici, sia civili che militari, prevista dalla legge di revisione dello strumento militare;
- Ai dipendenti sarebbe preclusa la possibilità di cambiare posto di vigilanza, come avviene adesso secondo le necessità di servizio o le esigenze personali, di cambiare orario passando, da turnista a giornaliero e viceversa e di essere comunque pienamente utilizzato nel servizio.
Appare dunque inevitabile nell’ipotesi in esame, una perdita della capacità operativa che darebbe spazio a contrazioni di servizi ed attività, con un affiancamento del personale militare prima ed una esternalizzazione nel medio periodo poi.
La Cisl Fp ha altresì sottolineato l’imponente manifestazione del 28 novembre con cui centinaia di dipendenti hanno richiesto di ascoltare le ragioni dei lavoratori contrari all’ipotesi di decentramento per le conseguenze che ne deriveranno, sottoscrivendo una petizione con 300 firme.
I dati forniti dalla Cisl Fp non sono stati smentiti né dall’amministrazione né da nessun altro.
Nel ritenere naturale che le rappresentanze sindacali sostengano le istanze dei dipendenti, in particolare quando questi sono la totalità, registriamo che le altre oo.ss. presenti, tranne una, non hanno ritenuto di farlo condividendo la proposta dell’amministrazione e sollecitandone la rapida attuazione, senza fornire un solo dato o una sola argomentazione.
E’ evidente che dovendo ridursi la tabella organica del personale civile della Difesa da 28.000 unità a 20.000 entro il 2024 qualcuno sta sacrificando alcuni posti di lavoro a favore di altri.
Attendiamo ora l’informativa e l’apertura del confronto tecnico in sede locale dove cercheremo di sostenere la difesa del lavoro e dei lavoratori.
Segreteria Territoriale Cisl Fp Ta Br
(Massimo Ferri)