Militari del Gruppo di Taranto hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo “per equivalente” – ex art. 321 c.p.p. – di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un ammontare complessivo di 6 milioni di euro, nei confronti dei due amministratori di una società tarantina esercente l’attività di commercio al dettaglio di utensili per la casa, cristallerie e vasellame.
Il provvedimento cautelare, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Taranto – Dott. Giuseppe Tommasino, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il citato Tribunale – Dr.ssa Giovanna Cannarile, consegue ad una verifica fiscale eseguita dal predetto Reparto, all’esito della quale sono stati constatati, per il recupero a tassazione in materia di imposte dirette, ricavi non dichiarati per 12,4 milioni di euro ed I.V.A. evasa per 2,8 milioni di euro.
I titolari della società sono stati segnalati a piede libero all’Autorità Giudiziaria per i reati di “Omessa dichiarazione” e di “Occultamento e distruzione di documenti contabili” (artt. 5 e 10 del D.Lgs. 74/2000).
Il sequestro odierno ha riguardato, oltre che beni mobili ed immobili, anche quote societarie e somme di denaro depositate in un conto corrente bancario.