Al ministro Calenda. al viceministro Bellanova al dott. Giampietro Castano. Alla direzione arcelormittal. Ai commissari Ilva
Le scriviamo per elevare formale protesta sulle modalità con cui si sta trascinando il confronto con Arcelormittal sulla vicenda Ilva che il Vostro ministero ospita. Oggi, 28 novembre non vi erano le condizioni organizzative e politiche per presenziare al tavolo e la nostra organizzazione ne ha preso atto.
Una pletora in rappresentanza delle diverse organizzazioni, tra le quali alcune senza titolo a partecipare se non quello dei loro buoni uffici. Il tema non è ridurre la partecipazione ma rendere evidente il perimetro della delegazione sindacale che ha titolarità contrattuale e rappresentanza reale dei lavoratori degli stabilimenti del gruppo Ilva. Ogni altra ipotesi appare come uno svilimento del valore che si vorrebbe attribuire a questo confronto. Non vi sfuggirà la delicatezza della vertenza per le sue ricadute economiche e sociali. Non è accettabile che sotto la coltre di un metodo assembleare scarsamente democratico la trattativa si trasformi in atti finali unilaterali. Abbiamo sino ad ora partecipato attivamente al percorso proposto dal Vostro ministero nell’ambito della procedura di acquisizione del gruppo Ilva.
Vi chiediamo pertanto di ristabilire le condizioni di un confronto proficuo e trasparente. Condizione imprescindibile per dare serietà e valore al negoziato.
Se così non fosse ci riserviamo di assumere ogni decisione conseguente sul proseguo.
Sergio Bellavita
Esecutivo nazionale USB
Francesco Rizzo
Coordinatore USB Taranto