“La scarsa attività culturale e le poche opportunità per il tempo libero, insieme ad altri numerosi deficit particolarmente evidenti, riscontrabili nella quotidianità di ogni singolo cittadino, rendono la qualità del vivere a Taranto cosa ben poco appetibile. La classifica stilata dal Sole 24 Ore evidenzia una città in totale stato di abbandono, nella quale è sempre più complesso fare anche la cosa più semplice. Gli indicatori dello studio riportato dal quotidiano economico sentenziano il fallimento delle istituzioni in città. Povertà, bassi consumi, poca innovazione, ambiente violato, salute a rischio, sono solo alcuni degli elementi che fotografano il degrado del capoluogo ionico, in quadro di generale depressione del sistema Puglia”, lo dice l’onorevole Vincenza Labriola di Forza Italia. “Taranto deve essere rifondata, riprogrammata, ma soprattutto rispettata da una politica che ne ha annullato la vivacità imprenditoriale e culturale – prosegue l’esponente forzista -. Urge quella determinazione sino ad oggi mancata, rimasta nelle intenzioni e sulla carta, nelle promesse dei premier Renzi e Gentiloni e del governatore Emiliano. I quattro anni di commissariamento statale dell’Ilva hanno contrinbuito per di più ad accentuare le emergenze in essere. Irrisolte anche altre grandi questioni, come il rilancio del porto e dell’intera economia cittadina. I nodi si chiamano ambiente, salute, lavoro e sicurezza, senza un piano virtuoso che veda impegnati i governi nazionale e regionale e gli enti locali, al di là delle sterili invidie campanilistiche, non si potrà risalire la china”.