Con il voto a maggioranza (con la sola astensione del rappresentante di Forza Italia) la IV commissione consiliare della Regione Puglia ha approvato il disegno di legge per Taranto. “Un risultato importante che premia il lavoro di un anno, fatto di numerosissimi incontri, e che rivaluta, se ce ne fosse ancora bisogno, il lavoro di squadra che ha visto anche gruppi di opposizione collaborare fattivamente per la sua redazione e per la sua approvazione di oggi”, commenta Gianni Liviano, coordinatore del gruppo di lavoro che ha lavorato alla redazione dell’articolo di legge.
Adesso la discussione si sposta in Consiglio regionale chiamato all’approvazione definitiva della legge e a dare l’avvio del processo di programmazione strategica degli interventi da parte dell’amministrazione regionale. Passaggi fondamentali per dare alla comunità tarantina, di concerto anche con quello che sarà il ruolo cui il Comune di Taranto sarà chiamato a svolgere, uno strumento di svolta del suo tessuto economico-sociale-produttivo.
“Le città più competitive – commenta Gianni Liviano – non sono quelle in grado soltanto di attrarre innovazione, persone ed economie ma quelle che diventano generatrici di creatività, si configurano come potenti incubatori di economie dell’innovazione, della cultura, della ricerca, della produzione, investendo nell’economia dell’esperienza e rafforzando il proprio capitale identitario. Il cosiddetto “indice d’identità” è ciò che specularmente ha garantito il successo di strategie di città come Liverpool, Valencia, Marsiglia, Helsinki attraverso nuove visioni di rigenerazione urbana e comunitaria che sono state fortemente sostenute dalle autorità locali e nazionali. In Europa e nel mondo, – prosegue Liviano – molte città hanno mostrato la capacità di invertire con successo le proprie condizioni di declino, apparentemente inesorabile, in nuove prospettive di futuro ricreando condizioni competitive e di coesione sociale. Sono città di media grandezza, spesso legate da un destino comune legato al ciclo di vita di grandi imprese storicamente lì insediate. Ecco – conclude il consigliere regionale tarantino -, con la legge Taranto vogliamo provare a slegare la città dalle maglie delle one company town. Per fare questo c’è bisogno della collaborazione di tutti che, dire il vero, non è mai mancato finora e offrire alla comunità una speranza di futuro. Per questo non posso non ringraziare per il lavoro fin qui prodotto il presidente della IV commissione, Donato Pentassuglia, e l’assessore allo Sviluppo economico, Michele Mazzarano, nonché i colleghi consiglieri regionali espressione del territorio e la stessa giunta regionale”.