Vorrei ringraziare tutti quanti voi per essere qui questa sera. Devo dire che è davvero emozionante vedervi in questa sala così piena e siete davvero bellissimi visti da qui.
Ringrazio in particolar modo chi mi ha preceduto qui da questo palco per aver speso delle belle parole per me. A partire da Andrea Sorrentino, compagno di mille avventure nel ciclismo che accompagna la mia vita oramai da circa 25 anni. Il ciclismo per me non è solo una valvola di sfogo, di riequilibrio psico-fisico delle mie giornate, ma è anche una modalità di interpretare un territorio e di poterlo vivere. Da sopra una bicicletta si apprezzano e si vedono delle cose che in sella ad una macchina non sono visibili.
Si può osservare il mare, sentirne i propri profumi e ascoltare il rumore delle sue onde; si può vivere un territorio in una dimensione più lenta, più a misura d’uomo in una società che troppo spesso ci impone di correre a mille, di essere sempre “sul pezzo” dimenticandoci di quelli che sono i valori importanti della vita. E proprio per questo, faccio un inciso che poi riprenderò più avanti, questa estate ho sostenuto CON FORZA la realizzazione della pista pedonale giù a mare, nonostante tutte le limitazioni legate al come e al quando è stata fatta. Certamente è migliorabile, certamente occorre aggiungere ancora qualcosa per venire incontro alle esigenze degli esercizi commerciali verso il “cliente al volo” ma è comunque un enorme passo in avanti.
Ringrazio la ex-Preside del Giannone di Pulsano Lina Vecchione per essere qui questa sera e per aver speso delle belle parole per me. Troppo spesso nell’Italia di oggi si riduce tutto alla “raccomandazione” all’idea che nulla si possa fare senza raccomandazione. Beh l’amicizia fra me e lei invece è proprio la dimostrazione del fatto che esiste il contrario. Quando avviammo i progetti scolastici internazionali nei primi anni duemila che hanno permesso in 5 anni a 150 bambini ed insegnanti pulsanesi di girare l’Europa non feci altro che presentare una semplice lettera con allegato il progetto al protocollo della scuola. Fu poi la sua intuizione, a leggere fra le righe di quel progetto, a far scaturire la sua convocazione per conoscerne i dettagli prima e a generare questa importante esperienza culturale dopo.
Già la cultura, la cultura che è alla base di tutto e sulla quale Renato Petralia ha speso molte parole qui questa sera. Perché non esiste nulla senza cultura: è la base per crescere e per far progredire un territorio.
Renato qui questa sera ci ha esposto come Pulsano possa essere culla di qualcos’altro e non solo del classico mare. Ma Renato per me rappresenta anche altro… rappresenta LA DIVISA della Marina Militare (è un futuro maresciallo della Marina) alla quale sono profondamente legato; tutto ciò che sono oggi lo devo alla Marina Militare che mi ha accolto come Ufficiale molti anni fa e mi ha formato per quello che sono oggi anche lavorativamente parlando. La Marina per me è stata una mamma che mi permette oggi di vivere.
Poi però sono passato alla “concorrenza” visto che oggi mi occupo principalmente dei velivoli militari dell’Aeronautica.
Con Renato abbiamo anche condiviso però in questi anni un percorso politico; numerose mozioni sono state presentate su sua indicazione. Penso ad esempio alla questione del senso unico sulla strada per San Crispieri, ma anche alla mozione sui cani e sul canile. Io e lui non proveniamo da percorsi politici o partitici uguali anzi… però ha avuto l’intelligenza di capire che sono a disposizione di tutti perché rappresento tutti. Sono molte le azioni intraprese in consiglio comunale con Pietro Borraccino qui presente questa sera; ed è la risposta a chi sostiene che poco o niente e stato fatto in consiglio. Basta leggersi gli atti per accorgersi che non è stato affatto così.
Credo che sia opportuno qui questa sera soprattutto spiegare a voi tutti perché candidarmi nuovamente; innanzitutto perché vorrei un Comune nel quale ogni cittadino, ogni persona che vive a Pulsano sia trattata nello stesso modo. Che anche il così detto (lo dico in dialetto) “FURASTIERO” che viene a vivere a Pulsano possa avere gli stessi diritti degli altri. E’ normale che nella casa comunale ci siano parenti, amici, in fondo siamo solo 10 mila anime di cui adulti 7 mila. Ma questo non deve togliere delle opportunità a chi non ha questo legame affettivo. Occorre sconfiggere la politica del favore implicito o esplicito che sia.
Proprio chi viene a vivere da fuori invece dovrebbe avere qualcosa in più da Pulsano perché lo arricchiscono, con il pagamento delle tasse, con la loro presenza costante; basti vedere cosa è accaduto negli ultimi 20 anni a San Giorgio Jonico per poter capire quanto questo è importante. E se si vive bene a Pulsano sempre più gente avrà voglia di vivere qui con noi.
Vorrei poi rispondere alle critiche che ho già sentito in giro dopo il nostro annuncio di Lista Civica per Pulsano Bene Comune.
Cosa ha fatto l’opposizione? Vorrei ricordare a tutti che esiste una legge che prevede per il Comune di Pulsano la presenza di 17 unità (incluso il Sindaco) e che di queste solo 5 sono per le opposizioni. Se poi, come spesso accade, per ragioni più dettate da opportunismo che da altro anche l’opposizione si scompone si è ancora in meno. Va da se che a parte votare contro ad alcuni atti della maggioranza non possiamo fare altro. E chi crede che possiamo presentarci con la “clava” per menare l’avversario dovrebbe sapere che siamo nel XXI° secolo e non nel Medio Evo… Bisognerebbe invece fare più attenzione nell’urna quando si sceglie.
Sono sempre gli stessi? Siamo certi di questo? Mi pare che la mia presenza in consiglio comunale risale a soli 4 anni fa e, probabilmente dalle future elezioni nascerà una seconda presenza. Forse sono altri ad essere lì presenti da molto tempo.
Altra critica: Troppo Presto. Ma per quale ragione occorre sempre ridursi all’ultimo minuto per organizzare le attività anziché programmare per tempo le cose e pianificarne i contenuti? E’ risaputo che più si corre e più le cose sono fatte male.
E per finire: perché non si sono contattati i partiti. Ritengo che in questo momento nello scenario pulsanese sia più importante parlare direttamente alla gente e alle famiglie. Ha senso parlare con i partiti e con i famosi “tavolI” se si rispettano gli accordi e se chi si accorda su questi tavoli rema NELLA STESSA direzione della maggioranza. Invece di iniziare un minuto dopo una nuova battaglia. Ho pagato sulla mia pelle tutto questo… Tutto il paese sa che la mia sconfitta nel 2013 non nasce da una bravura del centro-destra ma da moltissime persone così dette DI SINISTRA che hanno tradito i loro stessi partiti ed il loro stesso credo. Mi chiedo quindi per quale ragione dovremmo continuare a perdere tempo con chi non crede in un progetto ma solo nel suo punto di vista.
Abbiamo pensato di chiamare la lista PULSANO BENE COMUNE per sostituire l’EGO, l’IO con il concetto del NOI, della persona. La società di oggi, e qui tocco un tema di natura mondiale, mostra attraverso i vari strumenti di comunicazione social (Facebook, ecc.) il mondo del lavoro, lo sport, la voglia A OGNI COSTO di prevaricare l’altro. Di dare sfogo al proprio egocentrismo. E’ sufficiente aprire una qualsiasi bacheca facebook per osservare come nel 90% dei casi ci sia la personificazione dell’IO e non del NOI.
Noi vogliamo invece parlare di BENE COMUNE di ciò che fa stare bene tutti e non il singolo e di generare una serie di azioni che vadano in tal senso.
Siamo una lista civica, ma va da se che non possiamo dimenticare il nostro passato ne ho intenzione di farlo; sono una persona di Sinistra ed è chiaro che l’humus nel quale opereremo non potrà che essere quello che notoriamente ci circonda e ci caratterizza.
I macro obiettivi su cui credo occorra puntare per Pulsano sono i seguenti:
- IL MARE con una prospettiva diversa da quella che ci ha caratterizzato sino ad ora. Quando il pulsanese medio pensa al mare fa riferimento alla stagione estiva, alle spiagge. Il nostro concetto del mare è un po’ diverso. Per noi mare significa agricoltura e prodotti biologici, una rivalutazione (perché no anche attraverso il piano regolatore) delle campagne attraverso una rinascita dei centri agricoli che favorisca l’ospitalità e la fornitura di prodotti tipici dell’azienda stessa. Il cliente deve poter mangiare marmellate e prodotti del posto. Non dobbiamo inventarci niente! Sono ricette già rodate ed applicate nella zona di Lecce da tempo. Mare significa anche destagionalizzare attraverso una serie di iniziative fuori dal panorama estivo. Sogno un concerto del 31 dicembre sulla costa come fatto in tanti altri territori, oppure un centro fieristico come Rimini che rilancia la presenza turistica anche in inverno attraverso fiere di settore. E poi non deve esistere una Pulsano e la sua Marina, deve esistere Pulsano dove la gente potrà anche in inverno vivere sulla costa. E qui mi aggancio al secondo tema…
- La tranquillità che diviene anche sicurezza di un territorio. Occorre poter garantire la tranquillità. Se una persona intende fare due passi da casa verso il mare deve poterlo fare senza rischiare di esser messo sotto da una macchina (ed ecco perché molto favorevole al pedonale) ed al contempo maggior controllo del territorio. Perché è ovvio che quando si decide di andare a vivere sulla costa, occorre anche avere la tranquillità di dormire o di andare fuori da casa senza il rischio che qualcuno venga a farti visita;
- Della cultura hanno parlato ampiamente gli interlocutori che mi hanno preceduto. Va da se che rappresentano la base per migliorare e far crescere un territorio;
- Infine lo STARE BENE inteso come dei servizi che vedano al centro la persona per farlo vivere bene in un territorio. Non occorre inventarsi nuovi servizi perché le casse comunali ad oggi non lo consentirebbero (non bisogna prendere in giro i cittadini) ma basterebbe già far funzionare quelli che abbiamo e già avremmo raggiunto in pieno il nostro obbiettivo.
Occorre mettere in piedi, e mi avvio alle conclusioni, una rete di idee e di azioni che mirano al solo obbiettivo di dare alle persone tutto ciò che è necessario per farlo stare bene a Pulsano, perché possa essere orgoglioso quando va in giro per il mondo di poter dire “Sono di Pulsano” la mia casa è a Pulsano una terra magica che mi dà serenità.