C’è grande tensione tra i commercianti, produttori e consumatori di sigaretta elettronica. L’intero settore dello “svapo” rischia di esser messo in ginocchio a causa di un emendamento che ripone tutto ciò che riguarda la sigaretta elettronica sotto il Monopolio dello Stato. Non gioca nenache a vantaggio una sentenza della Corte Costituzionale che consente allo Stato di supertassare le e-cig e perfino i liquidi senza nicotina, ossia acqua e aromi alimentari. Questo darà il via ad un regime di tassazione e licenze che potrebbe far perdere il posto di lavoro a ben 30mila italiani.
Mercoledì 29 novembre, alle ore 8.30, commerciati e consumatori hanno deciso di riunirsi e manifestare il loro disappunto sull’emendamento a Roma dinanzi a Montecitorio. Uno sciopero che nasce dalla totale disapprovazione della modalità di tassazione, difatti i commercianti e produttori comprendono che la nicotina debba essere tassata e chiedono che ciò avvenga in modo giusto ed equo. L’attuale emendamento invece prevede un imposta spropositata: per un litro di nicotina 479,82€; una tassa elevatissima mai applicata per nessun altro bene in Italia e ciò porterà ad un evitabile rincaro dei prezzi sul mercato che potrebbe trasformarsi in un dincentivo al consumo.
Sono 2.500 i punti vendita italiani, di cui 20 nel tarantino e pertanto i commercianti del nostro territorio “abbasseranno la serranda” delle loro attività e resteranno chiusi per recarsi a Roma a manifestare uniti contro le decisioni goveranative e giuridiche sulla sigaretta elettronica, uno strumento che ha consentito a milioni di persone di smettere di fumare o ridurre sostanzialmente il cosumo di tabacco.
Un’autobus partirà martedì 28 novembre, alle ore 22.00, dalla concattedrale di Taranto e per chi volesse unirsi alla manifestazione ci sono al momento ancora posti disponibili. Inviando una email a info@oldsmokers.it potrete prenotare il vostro posto o semplicemente richiedere tutte le informazioni che vi occorrono.