Continua a riscuotere interesse e adesioni il “Distretto della Magna Grecia”, l’innovativo progetto di filiera attivo prevalentemente nei settori agroalimentare, alberghiero, dei servizi e della nautica.
Fine ultimo del “Distretto della Magna Grecia” è lo sviluppo economico dei territori su cui insistono i porti turistici, nonché quello dei loro entroterra, nelle regioni di Puglia, Basilicata e Calabria.
Nell’ultimo incontro del suo percorso interregionale, tenutosi a Palazzo Lanfranchi di Matera (venerdì 17 novembre), il “Protocollo d’Intesa del Distretto della Magna Grecia” è stato sottoscritto dalla Dottoressa Vera Corbelli, Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, e dai rappresentanti delle Amministrazioni comunali di Matera, Ginosa, Mottola e Leverano.
Finora 14 Comuni di Puglia, Basilicata e Calabria hanno già aderito al “Protocollo di intesa per la realizzazione del Distretto turistico della Magna Grecia” e 51 aziende hanno condiviso la strategia del Consorzio; negli incontri precedenti, inoltre, l’idea del Distretto ha trovato accoglienza anche presso l’Autorità di Sistema dello Ionio e le Amministrazioni regionali di Calabria, Basilicata e Puglia.
Il “Distretto della Magna Grecia” è proposto dal Consorzio Mari di Taranto, composto dal 51% da aziende e dal 49% da amministrazioni comunali, che ha sede presso il porto turistico Molo Sant’Eligio di Taranto.
L’idea di pianificazione strategica per la rivitalizzazione delle aree costiere e dell’hinterland ad esse correlate funzionalmente, è stata studiata dal management della Histar, società del Consorzio, e dall’ architetto Terenzio Lo Martire.
Particolarmente autorevole e qualificato è risultato il tavolo dei relatori dell’incontro tenutosi nella Città dei Sassi, come anche il parterre che ha registrato importanti “presenze” del mondo istituzionale e imprenditoriale.
All’incontro, coordinato da Francesco Giorgino, capo redattore del TG1 RAI, sono intervenuti per il Parlamento EU l’europarlamentare Gianni Pittella, presidente del Gruppo S&D, per l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale il Segretario generale Dottoressa Vera Corbelli, Commissario Straordinario alle Bonifiche, per il DIPE (Dipartimento per la Programmazione e Coordinamento della Politica Economica) della Presidenza Consiglio dei Ministri il Dottor Carlo Capria, Dir. Osservatorio PMI, per il Comune di Matera il Sindaco Avvocato Raffaello De Ruggieri e l’Assessore al Turismo Senatrice Adriana Poli Bortone, per il Consorzio Mari di Taranto il Presidente Cavalier Antonio Nunzio Melpignano e, infine, l’Architetto Terenzio Lo Martire, quale responsabile unico del procedimento.
Impossibilitati ad intervenire personalmente hanno inviato un video messaggio il Sottosegretario MIBACT, Onorevole Dorina Bianchi, che ha sottolineato l’importanza del Distretto e la necessità di arrivare nel breve ad un suo riconoscimento, il viceministro del MISE, Onorevole Maria Teresa Bellanova, che ha evidenziato la condivisione del Ministero del progetto del Distretto nell’ottica di una ripresa sostenibile dell’economia dei territori interessati, una posizione condivisa nei loro messaggi dall’Avvocato Sergio Prete, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Ionio, e da Gianni Azzaro, consigliere nazionale ANCI.
L’europarlamentare Gianni Pittella ha lodato il “Distretto della Magna Grecia” perché rappresenta il superamento di quei campanilismi che, soprattutto nel Meridione, troppo spesso hanno limitato lo sviluppo del territorio disperdendo energie che sarebbero dovute essere impiegate in modo costruttivo. Essendo il primo distretto turistico che, proposto dal “privato”, vede la sinergia con il “pubblico”, l’Onorevole Pittella ha inoltre annunciato che intende proporlo come esempio virtuoso di pianificazione territoriale ai paesi UE dell’area mediterranea.
L’Architetto Terenzio Lo Martire, ha spiegato che il “Distretto della Magna Grecia” rappresenta il primo esempio di “distretto a stella” di un vasto territorio, ovvero un sistema economico nel quale aziende diverse collaborano sinergicamente per realizzare un prodotto complesso: un’offerta turistica che fonde in un unicum i settori nautico, agroalimentare, dei servizi e alberghiero.
Il Sindaco Raffaello De Ruggieri ha annunciato che, dopo la sottoscrizione del protocollo d’intesa, completerà rapidamente l’iter per l’adesione al “Distretto della Magna Grecia” affinché “Matera 2019 Capitale europea della Cultura” possa avvalersi di questa straordinaria opportunità di sviluppo turistico ed economico.
Collegandosi a quanto detto dal Sindaco De Ruggieri, la Senatrice Poli Bortone ha poi sottolineato la opportunità e la necessità di dotare Matera di un “Salone delle Identità Mediterranee” che, nell’ambito delle strutture promosse per lo sviluppo socio-economico del Territorio Vasto, potrà rappresentare un polo integrabile e baricentrico per la promozione dell’immagine sostenibile delle Identità del Mediterraneo, un “luogo” in cui far incontrare le Culture del Mediterraneo e rendere possibili nuovi scambi commerciali.
Carlo Capria ha sottolineato che un processo di “clusterizzazione”, come quello del “Distretto della Magna Grecia”, è l’unico modo che hanno le piccole e medie imprese italiane per conseguire quella forza commerciale indispensabile per penetrare importanti mercati globalizzati, come quello della cosiddetta “Via della Seta”.
Al suo intervento si è collegato il presidente del Consorzio, il Cavaliere Antonio Melpignano, che ha esortato gli imprenditori presenti all’incontro ad aderire con le loro aziende al “Distretto della Magna Grecia”: la strategia consortile di riunire tante imprese e istituzioni pubbliche, infatti, consente di costruire quel percorso di sviluppo concertato che permetterà di accedere a importanti finanziamenti U.E. e statali.
La dottoressa Vera Corbelli, infine, ha annunciato che intende promuovere un interscambio operativo tra il “Distretto della Magna Grecia” e l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale che, ha ricordato il Segretario Generale, è il più esteso dei sette “bacini distrettuali” italiani comprendendo sette regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise e Puglia.
Il “Distretto della Magna Grecia” è un innovativo progetto di filiera che, con l’ambizioso obiettivo di riproporre in chiave moderna il “Sistema Colonie” della Magna Grecia, è attivo prevalentemente nei settori agroalimentare, alberghiero, dei servizi e della nautica.
Fine ultimo del “Distretto della Magna Grecia” è lo sviluppo economico dei territori su cui insistono i porti turistici, nonché quello dei loro entroterra, nelle regioni di Puglia, Basilicata e Calabria.
Il “Distretto della Magna Grecia” rappresenta un’autentica sfida tesa a dimostrare l’esistenza nel Meridione di un tessuto di imprese che “vogliono fare” realizzando un sistema unico nel Mezzogiorno, come già accaduto in altre zone di Italia, in particolare nella Toscana, dove i sistemi consortili e una felice applicazione del “distretto” hanno determinato, in tempi brevi, una occasione di sviluppo con un aumento significativo del PIL e dei posti di lavoro.
Il Distretto è proposto dal Consorzio Mari di Taranto che ha sede presso il porto turistico Molo Sant’Eligio di Taranto e di cui è Presidente il Cavalier Antonio Nunzio Melpignano.
L’idea di pianificazione strategica per la rivitalizzazione delle aree costiere e dell’hinterland ad esse funzionalmente correlate, è stata studiata dal management della Histar, società del Consorzio, e dall’ architetto Terenzio Lo Martire, incaricato dal Consorzio quale responsabile unico del procedimento.
Il “Distretto della Magna Grecia” rappresenta il primo esempio di “distretto a stella” di un vasto territorio, ovvero un sistema economico nel quale aziende diverse collaborano sinergicamente per realizzare un prodotto complesso: un’offerta turistica che fonde in un unicum i settori nautico-diportistico, agroalimentare, dei servizi e alberghiero.
Il “Distretto della Magna Grecia” propone così, nel rispetto delle fragilità urbane e delle strutture socio-economiche dei singoli territori, un modello di sviluppo “dolce” in cui il rapporto Mare/Terra/Mare si basa, oltre che sulla identità storica della Magna Grecia, su una armatura infrastrutturale non invasiva e territorialmente sostenibile.
È un innovativo modello di sviluppo che, puntando su aree abbandonate, sottoutilizzate e e/o prive di economia, propone un sistema omogeneo in grado di innalzare la qualità dei servizi e una equa e maggiore distribuzione del reddito prodotto.
Per conseguire tali risultati nell’ambito del Distretto, per le aziende sono elementi fondamentali l’applicazione delle Zone a Burocrazia Zero e le Fiscalità di Vantaggio, nonché gli aiuti finanziari per la realizzazioni delle opere.
A tal fine, nella cornice dell’attuale legislazione in materia di Distretti per aree costiere, è stato elaborato un iter iniziato predisponendo un “Protocollo di intesa del Distretto della Magna Grecia” che ha fissato i termini generali dell’ipotesi di sviluppo.
Partendo da questo documento successivamente sono stati analizzate le criticità dell’attuale arco costiero e individuate le possibili soluzioni per un suo sviluppo integrato e sostenibile, soluzioni che sono contenute nel “Documento di pianificazione strategica” redatto in forma di work in progress.
Attualmente, dopo la condivisione del “Protocollo di intesa” e del “Documento Strategico di pianificazione”, è in fase di elaborazione una Bozza di Accordo di programma.
Queste fasi sono necessarie ed opportune per il riconoscimento del Distretto e delle relative perimetrazioni inter-urbane per l’attivazione delle Zone a Burocrazia Zero.
Con il “Distretto della Magna Grecia” per la prima volta è stato ipotizzato un Distretto Turistico promosso da un insieme di aziende che, applicando il “mutual business”, sono impegnate nella realizzazione di un “prodotto turistico” frutto della fusione delle identità, degli stili di vita e delle reali vocazioni territoriali.
Questo Distretto adotta, infatti, l’innovativa struttura a “costellazione funzionale” che consente di realizzare un prodotto complesso inclusivo, contrariamente a quanto accade nei tradizionali “distretti produttivi” che prevedono invece un polo centrale intorno al quale ruotano imprese complementari.
Invece il “Distretto della Magna Grecia”, mettendo in filiera tutti i porti turistici delle antiche colonie greche, da Crotone sino a Gallipoli, basa la sua strategia nel ri-ammagliamento di aree connaturate da identità ambientali, culturali e da fragilità urbane, in particolare applicando una pianificazione “bottom up”, ovvero una piramide di concertazione pubblico-privata a base rovesciata.