Cento persone, cittadini e cittadine, che decidono di indossare scarpe comode e guanti per dare una pulita alla città, sono un segnale sociologico importante. Qualcosa che certamente si muove nei binari della coscienza civica della comunità, ma che va assolutamente registrato anche come fenomeno sociale e mediatico anomalo, specie se si considera che ogni giorno in questa città centinaia di formiche operose e forse meno telegeniche, si adoperano per il bene della collettività.
Così Patrizia Mignolo, consigliera comunale del PSI al Comune di Taranto, che pur considerando meritevole l’iniziativa Taranto da pulire, esprime alcune perplessità sulle dinamiche di un processo che a suo dire dovrebbe essere “più strutturato” e “meno di facciata”.
Chi conosce bene la città sa che in ogni realtà territoriale del nostro comune, esistono comitati di quartieri, movimenti di cittadini, volontari che affrontano quotidianamente questioni spinose che negli anni l’amministrazione pubblica ancora non è riuscita a risolvere – dice la Mignolo – mi riferisco ad esempio alle aree ancora non annoverate nei contratti di servizio delle municipalizzate, o gli atavici problemi di discariche abusive sparse in quasi tutte le zone periferiche della città. Mi fa piacere pertanto riscontrare la stretta collaborazione che il Comune è riuscita ad instaurare con questo gruppo di temerari volontari della domenica, ma forse sarebbe opportuno assicurare tale presenza anche a tutto il resto del mondo del volontario civico della città, partendo caso mai dai territori con maggiori problematiche di decoro o pulizia rispetto alle aree del Borgo interessate all’iniziativa di ieri.
Un segnale simbolico che certamente non mi sfugge, ma che sarebbe opportuno riportare nell’alveo delle iniziative che invece proprio la municipalizzata del Comune dovrebbe svolgere in via ordinaria – sottolinea – possibilmente pubblicando tempi e luoghi di intervento puntuali quartiere per quartiere tanto da poter organizzare le task force dei volontari su base territoriale.
Infine leggo dell’avvenuta raccolta di circa 3000 cicche di sigarette nelle aree del centro che ieri hanno visto in opera i volontari – conclude la Mignolo – 3000 cicche che raccontano dell’inciviltà di molti tarantini ma anche del perdurare di una patologia come il tabagismo su cui bisognerebbe intervenire con campagne di sensibilizzazione e prevenzione come avviene in molte altre regioni e comuni italiani.