Con l’approssimarsi delle elezioni politiche, partiti e movimenti sono già al lavoro per la elaborazione del programma da sottoporre ai cittadini elettori e per l’individuazione dei candidati che correranno per un seggio in Parlamento.
Al di là del giudizio di merito che possiamo esprimere sulla legge elettorale con cui sceglieremo i nostri futuri deputati e senatori, è evidente che la differenza la faranno, come sempre, i cittadini. Al popolo sovrano spetterà infatti assegnare il voto scegliendo partito e candidato.
Sotto questo profilo, vorrei rivolgere un messaggio ai tarantini e agli elettori della Terra Ionica: scegliete i candidati che conoscete personalmente e che sono espressione del nostro territorio. Con una battuta direi: premiate i candidati a “chilometro zero”.
Invito insomma i miei concittadini a scegliere una sorta di candidato di prossimità che possa rispondere in tempo reale alle sollecitazioni della comunità di riferimento, che abbia a cuore le sorti della nostra gente. Si potrebbe obiettare che in campagna elettorale tutti hanno a cuore, per definizione, le sorti delle comunità che rappresentano. A tale prevedibile obiezione, rispondo che i fatti dell’ultimo quinquennio si incaricano di dimostrare che ciò non è sempre vero, almeno non lo è stato per Taranto.
Nel 2013 in riva allo Ionio sono stati eletti parlamentari della cui attività ben poco sappiamo; di alcuni di loro, in particolare, sono convinto che molti tarantini farebbero addirittura fatica a riconoscerne nome e volto. Le prossime Politiche potrebbero perciò rappresentare un’occasione per rimediare agli errori compiuti. L’auspicio è che le forze politiche, tutte, sappiano valorizzare questo tipo di criterio: candidati di Taranto e della nostra provincia per provare ad invertire finalmente la rotta e inaugurare una nuova stagione di sviluppo e di benessere per la nostra comunità. Abbiamo bisogno di parlamentari capaci e pronti a rispondere, pezzo su pezzo, alle richieste dei cittadini; abbiamo bisogno di parlamentari che dimostrino di conoscere molto bene le dinamiche economiche e sociali di Taranto. Penso , ad esempio, alle opportunità rivenienti per il capoluogo dal Cis, il contratto istituzionale di sviluppo. I cittadini hanno il sacrosanto diritto di conoscere personalmente chi andranno ad eleggere quali loro rappresentanti nei due rami del Parlamento. Hanno il sacrosanto diritto di poter avanzare le loro istanze a deputati e senatori eletti che conoscono e che sono l’espressione del territorio. Devono insomma conoscere l’indirizzo del parlamentare a cui citofonare nel caso di necessità. Ciò di cui non abbiamo bisogno sono le passerelle e le candidature calate dall’alto.
Non ripetiamo gli errori del passato. Abbiamo già dato!
Piero Bitetti