Gli esiti della trattativa Ilva, coordinata dal Governo, ci offre due grandi occasioni per avviare sui giusti binari il rapporto che lega l’Ilva alla citta di Taranto. Occorre infatti individuare una positiva soluzione alla complessa questione del rapporto fra tutela della salute e difesa della occupazione. Ci riferiamo da un lato alla volontà’ espressa da Mittal di mantenere a 10.000 il numero degli occupati e, dall’altro, a quella del Governo di affidare alla amministrazione straordinaria dell’ Ilva l’avvio, da subito, in attesa del subentro di Mittal, della copertura dei parchi minerari dello stabilimento; aspetto, questo, che a giusta ragione viene considerato decisivo per rendere ecosostenibile il siderurgico ionico.
Queste rappresentano due grandi occasioni che le pubbliche amministrazioni, tarantina e regionale, dovrebbero assumere come capisaldi della loro iniziativa.
D’altro canto, ci sembra opportuno sottolineare un altro aspetto ancora della vicenda ed è quello che attiene al sistema pensionistico. Il ministro Padoan ha aperto alla possibilità’ che il limite dei 67 anni per andare in pensione non valga per i lavori usuranti, tra i quali figura anche il comparto siderurgico. Questi lavoratori, quindi, non andrebbero in pensione con il tetto attuale che, come e’ noto, e’ fissato in 66 anni e 7 mesi. Si tratta di una buona ma insoddisfacente apertura. Per un lavoratore siderurgico andare in pensione alle attuali condizioni sarebbe comunque penalizzante, direi quasi insopportabile. Per questo, e anche per meglio raccordare i necessari limiti di produzione con i livelli occupazionali, sarebbe opportuno, in attesa di una trattativa che riduca più’ equamente l’ età’ pensionabile per i lavoratori siderurgici, che gia’ in questa Legge di Bilancio, all’esame delle Camere, fosse introdotto un provvedimento straordinario di prepensionamento dei lavoratori siderurgici, magari partendo da quelli più’ esposti ad attivita’ nocive. Invitiamo perciò il sindaco di Taranto Melucci e il presidente della Regione Puglia Emiliano ad assumersi l’onere di queste battaglie a beneficio dei lavoratori e nell’interesse complessivo della citta’ di Taranto.
Taranto, 3 Novembre 2017 I gruppi consiliari
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