Prosegue il saccheggio dei governi centrali di centrosinistra guidati dal Partito Democratico ai danni della sanità pubblica. Da quanto emerge da una inchiesta pubblicata oggi sul Fatto Quotidiano, dal 2010 al 2014 sono stati sottratti al Servizio Sanitario Nazionale ben 14,5 miliardi di euro, e un’altra sforbiciata di 10,5 miliardi di euro è prevista nel triennio 2015-2018. Stiamo parlando di sacrifici imposti alle Regioni che rendono di fatto impossibile il rispetto dell’art. 32 della Costituzione, sul diritto alla salute garantito per tutti i cittadini. E anche in Puglia gli effetti devastanti di queste politiche scellerate portate avanti dai vari Monti, Letta, Renzi e Gentiloni, con il supporto del Partito Democratico (di cui è espressione anche il Presidente Michele Emiliano), sono evidenti: come noto la Puglia è una delle 5 regioni in Italia (assieme a Molise, Calabria, Sicilia e Campania) in cui non sono assicurati i Livelli Essenziali di Assistenza ai cittadini. E, come noto, sono tantissimi coloro che, non potendosi rivolgere alla sanità privata, rinunciano semplicemente alle cure a causa delle inefficienze del servizio sanitario regionale, tra lunghissime liste di attesa, super-ticket e riduzioni del personale. A tutto questo aggiungasi il Piano di Riordino Ospedaliero voluto da Michele Emiliano e da noi di Sinistra Italiana fermamente osteggiato, che, tra tagli di reparti e chiusure di ospedali, ha accentuato le difficoltà in cui versa la Sanità pugliese. L’intento ormai è chiaro, da Roma a Bari, dal Governo centrale a quello regionale, entrambi a guida PD: rendere la sanità pubblica sempre più inefficiente tanto da arrivare ad un suo progressivo smantellamento, e favorire la sanità privata. Sinistra Italiana ritiene che occorre tutelare al massimo la salute pubblica poichè si tratta di un prezioso patrimonio sociale comune che interessa davvero tutta la collettività.
Mino Borraccino