Sono frasi, sono immagini, sono emozioni, tante emozioni quelle che martedì 24 ottobre scorso hanno invaso il Teatro Verdi dell’Istituto Pirandello di Taranto. Gli alunni e i genitori si sono ritrovati per vivere un momento culturale che ha sicuramente “riempito” tutti i partecipanti. L’occasione era la presentazione del libro “Il Piccolo mare di Taranto – la meraviglia sconosciuta” che rientra nel progetto “Terre elette” ed è edito da Radici Future. Presenti la biologa Rossella Baldacconi, che ha realizzato il viaggio fotografico nel mar piccolo, Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud, Luciano D’angela supervisore del progetto, la dott.ssa Antonia Caforio (Dirigente dell’Istituto comprensivo “Pirandello), don Francesco Mitideri ass. Noi e voi (capofila della rete progettuale). “Si tratta di un progetto a cui abbiamo aderito come istituto e che ha visto il coinvolgimento dei nostri ragazzi che hanno partecipato con grande entusiasmo ed interesse – ha dichiarato la dirigente della Pirandello -. Sono felicissima della risposta delle famiglie a questo evento culturale in un territorio complesso. Una bella testimonianza di attaccamento alla nostra terra”. “Invito tutti a credere nel cambiamento anche se non è facile. Portiamoci a casa questo mar piccolo come uno scrigno dentro il quale ci sono racchiuse le nostre speranze”, ha dichiarato Borromeo. L’idea è proprio quella di mettersi tutti insieme scuola, associazioni e famiglie per accompagnare i più giovani nella crescita all’interno del viaggio della vita, nella conoscenza e nel rispetto dell’ambiente in cui vivono. I giovanissimi studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado della Pirandello e dell’Ungaretti hanno collaborato non solo alla stesura del testo con alcune considerazioni emerse dopo gli incontri con la biologa, ma hanno anche animato la serata con danze e canti realizzati insieme ai loro docenti, che li hanno seguiti durante l’intero progetto. Intanto all’istituto Pirandello si lavora per nuovi progetti. “Il nostro intento, aderendo a questi progetti, è quello di sensibilizzare giovani e genitori alla tutela e alla cura del bene comune per sentirlo proprio perché la scuola ha una funzione educativa a 360 gradi”, conclude la dirigente.