I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del N.O.R. della Compagnia di Taranto hanno denunciato in stato di libertà, alla Procura della Repubblica del capoluogo jonico, un 59enne tarantino, per inosservanza delle norme in materia di pesca.
L’attività odierna, eseguita nell’ambito di mirati servizi disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Taranto, finalizzata a prevenire reprimere i reati in materia di pesca di frodo, è l’ennesima dimostrazione di come sia estremamente fiorente e remunerativo il commercio illegale dei datteri di mare, nonostante siano notoriamente vietati la raccolta, la detenzione ed il consumo di tali molluschi bivalvi per il grave nocumento che viene arrecato all’ambiente marino da coloro che, con l’uso di attrezzi come martelli e pinze, danneggiano irreparabilmente scogliere e rocce calcaree dove il dattero trova il suo alloggio naturale. In tale ambito, l’equipaggio di una “gazzella” dei Carabinieri, durante un controllo alla circolazione stradale in viale Magna Grecia, fermava l’autovettura a bordo della quale viaggiava il 59enne; nel corso della perquisizione veicolare, i militari rinvenivano, nel cofano del veicolo, una busta in cellophane con all’interno 2,8 kg di datteri di mare della specie protetta “lithofaga lithofaga”, appena raccolti. Sul luogo sono poi intervenuti, su richiesta dei Carabinieri, gli operatori del Comando della Capitaneria di Porto di Taranto i quali hanno fornito ausilio e supporto proprio nell’individuazione dei prodotti ittici nonché nelle successive operazioni di sequestro, smaltimento e distruzione del prodotto così come disposto dall’Autorità Giudiziaria, alla quale il 59enne è stato denunciato.