Il pronunciamento del Tar di Lecce, che ha disposto nel termine dei prossimi 90 giorni il riconteggio dei voti di alcune sezioni (9,13 e 29), rinviando al 21 marzo 2018 ulteriori determinazioni, accoglie il ricorso proposto da una delle parti, e, a prescindere dell’evoluzione sul piano giuridico, segnala un vulnus di natura politica: di fatto l’attuale amministrazione Ancona opera sub iudice, ma, soprattutto non gode di quella piena legittimità che solo un voto certo può garantire. L’intervento della giustizia amministrativa, che, dopo l’incontro avuto con il prefetto di Taranto, ebbi a sollecitare, ai fini di una necessaria tutela del voto popolare, si è rivelato al momento lo strumento tecnicamente più idoneo a fare chiarezza nella complessa vicenda del voto amministrativo dello scorso giugno 2017. Sul piano politico l’ordinanza del Tar conferma la sussistenza di oggettivi elementi di dubbio sulla regolarità del voto. Non posso quindi che accogliere positivamente quanto disposto, in un’ottica di indispensabile accertamento della verità, quale irrinunciabile fondamento della legittimità democratica della amministrazione martinese.
Avv. Gianfranco Chiarelli
Commissione Giustizia Camera dei Deputati
Roma, 13 ottobre 2017