“Si inizia a costruire la nuova Taranto”. Con queste parole gli assessori Sergio Scarcia e Massimiliano Motolese commentando l’approvazione della delibera sulla “Rigenerazione urbana sostenibile” avvenuta giovedì 12 ottobre nell’ultima seduta della giunta comunale.
Il Comune di Taranto ha deciso di partecipare al bando pubblico regionale per la selezione delle Aree urbane, prevista dall’asse prioritario XII-Sviluppo urbano sostenibile finanziato dal Por Fesr 2014-2020, azione 12.1 “Rigenerazione urbana sostenibile”. Ha posto la propria candidatura ad “Area urbana costituita da un singolo Comune” puntando ad ottenere un finanziamento, fino a un massimo di cinque milioni, da impiegare per attuare in Città Vecchia una strategia integrata già condivisa dal partenariato sociale e dagli operatori economici.
I progetti inclusi nel piano elaborato dagli assessori Massimiliano Motolese e Sergio Scarcia (Urbanistica e Mobilità) mirano a realizzare nell’Isola, già al centro del concorso internazionale di idee Open Taranto, una serie di ulteriori iniziative capaci di avere un impatto positivo sulla vita dei residenti e dei tarantini tutti. Il Comune ha individuato questo ambito urbano come quello rispondente alle criticità richieste dal bando regionale riguardanti le fasce di popolazione più disagiate e marginali sotto il profilo socio-economico. La Città Vecchia soffre, soprattutto, per il disagio abitativo, sociale, ambientale ed economico, condizioni tali da richiedere azioni integrate e sinergiche con programmi di riqualificazione degli immobili e degli spazi e di incentivazione del tessuto economico. Il progetto complessivo intende perseguire i seguenti obiettivi: arrestare il degrado e l’emergenza; contrastare il senso di insicurezza e di pericolosità; creare un ambiente urbano adeguato alle attuali esigenze del vivere e produrre; identificare, consolidare e promuovere un sistema di attrattori per la valorizzazione delle risorse ambientali e culturali nonché lo sviluppo del sistema mare. Sono previsti, tra gli altri, la riqualificazione del waterfront del mar Piccolo mediante rinaturalizzazione delle aree a Verdi e percorsi di una ciclo-pedonabile; la ristrutturazione di un immobile, ancora da individuare, per restituirlo ad attività sociali ed economiche; la canalizzazione delle acque meteoriche per la loro riutilizzazione a beneficio del verde urbano