Il raddoppio del termovalorizzatore e la realizzazione di un terzo inceneritore a Massafra, l’ampliamento della discarica di Grottaglie che ha esiti ambientali impattanti sulla vicina San Marzano sono stati al centro degli incontri che l’assessore regionale all’Ambiente, Filippo Caracciolo, insieme al consigliere regionale Gianni Liviano che ne ha sollecitato l’intervento, ha avuto nella serata di mercoledì scorso con i comitati dei cittadini di quelle due aree.
Incontri nel corso dei quali all’assessore Caracciolo è stato rappresentato lo stato dell’arte e le criticità ambientali.
A Massafra, per esempio, i rappresentanti del comitato “Massafra vuole respirare” hanno fatto presente che c’è un’emergenza Massafra all’interno dell’emergenza Taranto dal momento che su quel territorio stanno nascendo tre nuovi impianti ovvero il raddoppio del termovalorizzatore di Appia energy, un altro per il trattamento dei fanghi reflui e un ulteriore impianto da 160mila metricubi per il trattamento dei rifiuti liquidi. All’assessore Caracciolo i rappresentanti del comitato “Massafra vuole respirare”, che racchiude in sé una ventina di associazioni, hanno fatto notare come sul caso del raddoppio del termovalorizzatore e del terzo inceneritore (in Provincia è ancora in corso la procedura di valutazione di impatto ambientale) ci siano ancora margini di intervento per bloccarne la realizzazione dal momento che la stessa Regione Puglia politicamente si è espressa contro questo tipo di impianti.
Sull’argomento è stato convenuto con l’assessore Caracciolo di avviare un percorso in Regione coinvolgendo tecnici e dirigenti sia dell’assessorato all’Ambiente che di quello all’Urbanistica in modo da chiarire circa il raddoppio dell’inceneritore e sulla proroga di quattro anni che la Provincia di Taranto ha accordato all’azienda sulla valutazione di impatto ambientale. Per cui, nelle prossime settimane ci saranno ulteriori incontri in Regione e, una volta stabilito il percorso, sarà organizzata a Massafra una iniziativa pubblica con tutte le associazioni.
Sul fatto, poi, che Taranto e la sua provincia abbiano gia dato, e molto, in termini di discariche è apparso chiaro all’assessore regionale all’Ambiente quando, qualche ora dopo, ha effettuato un sopralluogo, sempre insieme al consigliere regionale Gianni Liviano, nella discarica di Grottaglie che sorge al confine con la vicina San Marzano dove è stato accolto dai componenti il comitato “Territorio bene comune San Marzano di San Giuseppe”.
Il progetto di ampliamento della discarica di Grottaglie comporta, oltre che per la stessa Grottaglie, un forte impatto ambientale su San Marzano acuito dal forte olezzo che si solleva nelle giornate di Tramontana. Qui insistono già tre lotti per il conferimento di rifiuti speciali non pericolosi (scarti industriali provenienti per lo più da regioni del Nord Italia). Questa discarica è in fase di chiusura (l’autorizzazione scade ad aprile 2018) dal momento che la volumetria residua è insufficiente ad accogliere ulteriori rifiuti. Il problema è che, per far fronte all’emergenza rifiuti che sta investendo la Puglia, l’azienda che gestisce la discarica sta venendo incontro alle esigenze della Regione con un progetto di ampliamento in altezza (21 metri dal piano campagna ridotti successivamente, in conferenza dei servizi, del 30%) motivandolo con una esigenza di ottimizzazione orografica. Fatto, questo, che, secondo il comitato, altro non sarebbe che un vero e proprio ampliamento che risulterebbe ulteriormente impattante sul territorio. Di qui la richiesta di un interessamento da parte dell’assessore Caracciolo tanto più che la Provincia di Taranto, acquisiti anche i pareri del Comitato tecnico provinciale e le osservazioni di Arpa Puglia, ha dato un preavviso di diniego all’ampliamento.
“Ringrazio, innanzitutto, l’assessore Caracciolo per la disponibilità e per la sensibilità dimostrate nel rispondere alla mia richiesta di intervento”, commenta il consigliere Liviano che aggiunge: “Il territorio Tarantino sta pagando un duro prezzo in termini ambientali. Su Taranto insistono già tre mega discariche di rifiuti speciali non pericolose che sono quella di Grottaglie, quella di Statte e quella di Fragagnano per non parlare della presenza dell’Ilva. Per cui non possiamo continuare a non tenere conto dell’emergenza ambientale che investe l’intero territorio ionico. Con l’assessore continueremo a monitorare la situazione per trovare le giuste soluzioni. I cittadini di Massafra e San Marzano, ma tutti quelli che vivono in territori a ridosso di discariche, hanno il diritto ad una vita migliore e, soprattutto, ad avere risposte certe”.