Le responsabilità gestionali del Gestore regionale Aeroporti di Puglia S.p.A. (al 99,40% di Regione Puglia) bloccano da tempo, nel nostro scalo nazionale civile di Taranto-Grottaglie, il traffico passeggeri di linea.
Le varie petizioni e manifestazioni tese al rispetto da parte della Regione, delle istanze del nostro territorio (con cui avevamo chiesto, tra l’altro, anche la nomina di un nuovo Gestore nazionale e le dimissioni dei responsabili del declino dello scalo jonico), e sistematicamente ignorate, hanno costretto il Comitato Pro Aeroporto Di Taranto – Grottaglie (Benvenuti a Taranto, Paolozayd Costruttori di Pace, Progentes, Puglia Internazionale, Taranto Incontra, Ultimora,Il Pentagono, Movimento Aeroporto Magna Grecia) ad organizzare una serie di azioni in rapida successione.
Tutti ricordano le promesse, risalenti ad oltre un anno fa, da parte dello stesso Governatore della Puglia, Emiliano, che avrebbe garantito una prossima riattivazione dei Voli Passeggeri (oltre a tutte le altre tipologie di voli presenti normalmente in uno scalo aeroportuale) anche per Taranto, negli incontri avuti a Taranto e presso l’Aeroporto di Bari, alla presenza dei cittadini e persino dei loro rappresentanti istituzionali (evidentemente considerati meno che niente); promesse mancate che stanno mettendo a serio rischio gli stessi indirizzi comunitari per il Diritto alla mobilità.
Pare ormai evidente la volontà del Gestore regionale AdP di tagliare fuori dai servizi pubblici essenziali di collegamenti aerei il nostro territorio, venendo contro gli impegni contrattualmente assunti nel 2003 con l’Enac. Lo Stato ha, infatti, concesso la gestione paritaria degli Scali pugliesi allo stesso Gestore richiedente (dopo attenta valutazione e studi), il quale senza i dovuti controlli, risulta completamente inadempiente nella gestione manageriale in rete dell’aeroporto di Taranto-Grottaglie nel “sistema aeroportuale pugliese” .
Un disegno politico che favorisce il comparto passeggeri dei due unici Scali funzionanti in Regione: Bari e Brindisi, entrambi situati sulla stessa costa adriatica, riducendo ai minimi termini colpevolmente il nostro scalo individuato con la dicitura, inesistente nel diritto internazionale, di aeroporto industriale.
Contro questa discriminazione economica della Comunità Jonica, abbiamo avviato una serie di azioni, ad intensità crescente, che non si fermeranno finché non avremo la certezza del ripristino dei Voli passeggeri di Linea dal nostro Aeroporto in equa condivisione con i restanti Scali di Bari e Brindisi, ottenendo concretamente un adeguato piano di sviluppo Voli passeggeri di linea dello stesso.
Il SIT IN SOTTO LA SEDE PRESIDENZIALE DELLA REGIONE PUGLIA A BARI (in Lungomare Nazario Sauro, 33), SI TERRA’ IL PROSSIMO MERCOLEDI, 4 OTTOBRE 2017, su iniziativa del Comitato suddetto e con la presenza di soggetti istituzionali, (sono stati invitati tra gli altri, tutti i consiglieri regionali jonici. Per i cittadini è disponibile il trasporto su gomma gratuito per Bari fino ad esaurimento posti.