Ci sono state le denunce da parte dei sindacati, ma l’attenzione nei confronti della sicurezza dei lavoratori esposti ad amianto rimane ancora troppo bassa, considerato che a quelle denunce non ha fatto seguito nessun chiarimento. Vi è ancora un terribile silenzio!
Così il presidente dell’ANMIL (Associazione Nazionale mutilati e invalidi del lavoro), Emidio Deandri, che torna sul tema dell’esposizione alla pericolosa fibra diventata fuorilegge in Italia dal 1992, chiedendo ragguagli e controlli più serrati.
Ci sono due luoghi simbolo della storia della città su cui va riaperto un focus di attenzione specifica per evitare che si possa nuovamente registrare un picco di mortalità e invalidità permanente tra i nostri lavoratori – spiega Deandri – mi riferisco all’Arsenale e all’ILVA, dove malgrado l’intervento dello Stato si hanno ancora scarse informazioni sulle procedure di bonifica dall’amianto previste sia all’interno del Piano Brin, sia nell’ambito dei programmi di ambientalizzazione dei Commissari.
Abbiamo bisogno di mappature aggiornate, sia in termini di rischio, sia in termini di lavoratori coinvolti – sottolinea Deandri – considerato inoltre la grande volatilità della fibra di asbesto e il grande utilizzo di questo materiale fatto in questi ambiti industriali fino agli anni ’80.
L’ANMIL che a breve celebrerà la 67^ Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro, riapre il paragrafo “amianto” con grande apprensione.
Nelle relazioni periodiche dei Commissari ILVA si rintraccia la voce amianto – specifica Deandri – rendendo noto che ci sono ancora in quello stabilimento circa 3820 tonnellate (3700 in matrice friabile e 120 in matrice compatta) di fibre cancerogene ancora da smaltire. Su questo fronte occorre riattivare tutte le procedure di sicurezza – spiega il presidente ANMIL – e chiedere conto di aggiornamenti, procedure, smaltimento e lavoratori coinvolti. In ILVA, come in Arsenale e in tutti i luoghi in cui questa micidiale fibra può ancora portare morte e malattia.
L’appello dell’ANMIL è a tutte le istituzioni territoriali competenti in materiale di controllo e prevenzione, e sarà rilanciato nuovamente nel corso della Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro che quest’anno si svolgerà l’8 ottobre a Torricella in Piazza Barone Bardoscia.