Nella scorsa primavera, c/o la Sala Consiliare di Palazzo di Città, per iniziativa delle associazioni e dei movimenti del Comitato Pro-Aeroporto di Taranto-Grottaglie, è stato discusso, alla presenza di rappresentanti politici e
istituzionali del territorio, il Documento presentato dai Consiglieri Regionali dell’area jonica (Borraccino, Turco, Liviano, Perrini, Galante, Pentassuglia, Mazzarano e Morgante) in cui si chiedeva la riattivazione dei voli passeggeri di linea dall’Aeroporto ”M.Arlotta”.
In tale occasione, molti candidati alla carica di Sindaco di Taranto apprezzarono l’iniziativa e sottoscrissero il Documento, assumendolo nel proprio programma elettorale: tra questi figurava anche il futuro Sindaco della Città, Rinaldo Melucci.
Ciò che è accaduto successivamente ha dato ragione sia ai proponenti che ai sottoscrittori dell’iniziativa e del Documento.
Infatti, dopo poche settimane si tenne a Roma, in occasione del cinquantenario di Assaeroporti, un importante convegno con la partecipazione del Ministro delle Infrastrutture, Graziano Del Rio, e del
Presidente del Censis, Giuseppe De Rita, in cui fu comunicato che il traffico aereo, nel prossimo ventennio, sarebbe raddoppiato a livello sia nazionale che internazionale. In particolare, si dimostrò che in Italia il numero
dei passeggeri sarebbe cresciuto dagli attuali 160 milioni fino ad oltre 310 milioni di passeggeri annui, ragion per cui, sostenne Del Rio nelle conclusioni, “.. visto i flussi imponenti che investono e investiranno il settore
aeroportuale, le città italiane e tutto il sistema Paese dovranno attrezzarsi per accogliere e gestire tale aumento di traffico”.
In questo contesto, non possono stupire i numeri molto positivi del traffico passeggeri fatti registrare dagli aeroporti di Bari e Brindisi in occasione della stagione estiva appena conclusa, né può stupire l’approvazione
del piano triennale dell’ENAC che ha finanziato con 10,5 milioni di euro l’ammodernamento dell’aerostazione “Arlotta” di Taranto-Grottaglie, misura questa attesa da tempo.
Quello che stupisce è la lentezza operativa con la quale si affronta l’opportunità di sviluppo offerta dalla riattivazione dei voli passeggeri di linea dall’aeroporto tarantino.
E’ ormai ampiamente acclarato che, nell’ambito dei sistemi integrati delle reti dei trasporti, lo scalo aeroportuale rappresenta oggi il nodo più avanzato e rapido per lo spostamento di persone e per la movimentazione di merci: la sua mancata attivazione, in un esteso territorio -come nel caso dell’Arco
Jonico di Puglia, Basilicata e Calabria- costituisce un elemento di forte riduzione dei servizi e di penalizzazione delle attività essenziali per qualsiasi operatore turistico, commerciale e culturale.
Eppure la nostra Regione, con la società AdP (Aeroporti di Puglia), rappresenta un unicum in termini di gestione dei 4 scali aerei (Bari, Brindisi, Taranto e Foggia) che se fossero ben organizzati e sapientemente gestiti da un management capace di intercettare opportunità in ambito europeo e
intercontinentale, non creerebbero problemi di concorrenza tra loro.
Siamo convinti che questo impegnativo compito, che si configura come “Progetto di Comunità” capace di arricchire la coesione sociale della stessa comunità jonica, per essere realizzato necessiti del contributo di ciascuno di noi: Istituzioni, Enti, Associazioni, Mondo dell’Impresa, del Lavoro e della Formazione.
Per discutere di queste tematiche che contribuiscono a disegnare il nostro futuro socio-economico e culturale, la S.V. è invitata a partecipare e ad offrire il proprio contributo ideativo ed operativo all’incontro in oggetto
Taranto 15 settembre 2017
Il Comitato pro-Aeroporto di Taranto-Grottaglie