Il progetto è di quelli interessanti e mira, se arriverà a vedere la luce, ad ampliare l’offerta formativa per Taranto.
La Fondazione Istituto Tecnico Superiore Regionale per l’Industria dell’Ospitalità e del Turismo Allargato, con sede legale a Lecce, in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, che fa parte della Fondazione, sta predisponendo il progetto e la pianificazione delle attività relative al percorso biennale, che dovrebbe partire a novembre dell’anno accademico 2017 con ubicazione a Taranto, dal titolo “Tecnico Superiore specializzato nel Management della Filiera dell’Economia del Mare con particolare riferimento a quella Turistico-Nautica”.
Per l’implementazione del profilo professionale è stato individuato un gruppo strategico del quale fanno parte l’ITS, l’Università di Bari e il Magnifico Rettore UniBa, e vede, tra i soggetti impegnati, il prof. Vito Santamato, che, in particolare, sta seguendo l’intero percorso.
Al fine di rendere noto il progetto in tutti i suoi aspetti, il consigliere regionale Gianni Liviano ha convocato un incontro per venerdì 22 settembre, alle ore 17 negli uffici della Regione Puglia ubicati nella sede del Genio civile in via Dante 63, a Taranto.
“Tutto il discorso legato alla blue economy, con annessa filiera della nautica, che vede una interconnessione stretta tra corsi triennali, magistrali e master (che operano attraverso laboratori e che hanno in pancia le aziende in grado di offrire sbocchi lavorativi) di Università e Politecnico di Bari – spiega Gianni Liviano – sono al centro del nostro impegno proteso all’ampliamento dell’offerta formativa. Vogliamo proporre una visione che promuova e sostenga, con un approccio di governance multilivello, il necessario cambiamento delle direttrici di sviluppo della città e del territorio circostante, restituendo alla comunità, cittadini e operatori economici, la dimensione del futuro, della salute, della sostenibilità ambientale, del valore culturale, dell’innovazione e dello sviluppo delle risorse e dei fattori competitivi locali. Mare, ambiente, narrazione della comunità e innovazione: questi – conclude Liviano – gli architravi sui quali costruire un’offerta formativa completa, di eccellenza e competitiva in grado di far registrare alla città un salto di qualità”.