Torna a riunirsi giovedì 21 settembre, alle ore 12.30 nella sede dell’assessorato regionale allo Sviluppo economico (corso Sonnino 177, Bari), il gruppo di lavoro Zes per Taranto del quale è coordinatore il consigliere regionale Gianni Liviano, giusta delibera di giunta regionale n.899 del 7 giugno c.a.
Una riunione che assume aspetti rilevanti se si tiene conto che il dibattito sulle Zone economiche speciali è stato già da tempo avviato e che entro il mese di ottobre occorrerà definirne contorni e dettagli. In più, si aggiunge la discussione sulla possibilità di una Zes interregionale che veda insieme Taranto e Matera. Decisioni tutte di competenza della Regione Puglia e dell’assessore allo Sviluppo economico.
“L’importanza di una zona economica speciale (il rapporto Svimez del 2014 evidenzia come l’istituzione delle Zes sia lo strumento ideale del rilancio economico), permetterebbe – spiega il consigliere Liviano – la possibilità di introdurre agevolazioni di carattere fiscale, sotto forma di riduzione delle imposte sui redditi (Ires), dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap). o dei tributi locali (Imu, Tari) per gli immobili posseduti dalle imprese e utilizzati per l’attività economica, riduzione dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente”.
Nella Zes si intende ricomprendere attrattori e fiscalità di vantaggio anche per le imprese culturali e creative. L’obiettivo è quello di offrire un nuovo modello di cultura di impresa partendo dalla modifica dell’attuale sistema e passare dal sostegno all’offerta al sostegno alla domanda.
“È importante – aggiunge Liviano – procedere ad una verifica dei parametri comunitari in modo da capire fino a che punto possiamo spingerci nella configurazione della Zes per Taranto. Aprirne i confini anche all’industria culturale, e aggiungerei anche all’industria culturale spinta, può ampliare i margini di sviluppo economico oltre che, appunto, culturale”.
Non solo defiscalizzazione, però, perché la Zes è anche logistica e snellezza amministrativa. Infatti, le imprese che vogliono investire sul territorio devono avere certezza sui tempi per cui, è vero che è opportuno e importante un percorso di fiscalizzazione di vantaggio sul territorio ma è anche vero che, da solo, non è sufficiente a garantire l’insediamento di attività economiche; quindi nel corso dell’incontro sarà valutata l’opportunità di puntare ad una Zes esclusivamente tematica oppure ad un mix che apra la zona economica speciale anche a tutte le imprese che vogliano insediarsi; a strumenti che puntino alla defiscalizzazione del costo di lavoro dal momento che c’è da pensare a quanti, nei prossimi anni, usciranno dalle imprese della grande industria e dell’indotto in crisi aiutandoli a reinserirsi nel mondo del lavoro.
All’incontro di giovedì, presenti il consigliere Liviano e l’assessore Mazzarano, sono stati invitati il prof. Antonio Uricchio, Magnifico Rettore dell’Università di Bari “Aldo Moro”; il prof. Domenico Laforgia, direttore del dipartimento Sviluppo economico Regione Puglia; il dott. Angelosante Albanese, direttore del dipartimento Risorse finanziarie Regione Puglia; il dott. Aldo Patruno, direttore del dipartimento Cultura Regione Puglia; il prof. Aldo Berlinguer, ordinario di Diritto comparato presso l’Università di Cagliari; il prof. Giuliano Volpe, ordinario di Archeologia cristiana e medievale presso l’Università degli Studi di Foggia; il dott. Francesco Milella, esperto di sviluppo locale già consulente Ocse; il cav. Luigi Sportelli, presidente della Camera di commercio di Taranto; l’avv. Sergio Prete, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Jonio; l’avv. Maurizio D’Amico, esperto in Diritto dell’Unione europea e segretario generale dell’Advisory Board Federazione mondiale delle Zone Franche e delle Zone economiche speciali (Femoza); il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci; i consiglieri regionali tarantini.