Importanti novità per le cooperative contenute nel cosiddetto “Decreto Mezzogiorno” il provvedimento legislativo recentemente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale che reca disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno.
Innanzi tutto il provvedimento “resto al Sud” rivolto ai giovani, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, che vogliano cimentarsi nei settori dell’artigianato, dell’industria, della pesca e dell’acquacoltura, ed anche per i servizi compresi quelli turistici, consente di farlo anche costituendosi in cooperativa.
Viene anche prevista l’istituzione e la disciplina delle ZES (Zone Economiche Speciali) e, finalmente, viene chiarito con uno specifico articolo che per essere qualificati imprenditori agricoli le cooperative agricole possono svolgere anche in via esclusiva le attività connesse ex art. 2135 c.3 del Codice Civile (es. trasformazione e commercializzazione) senza obbligo di dover simultaneamente svolgere anche una attività agricola principale ai sensi dell’art. 2135 CC. Comma 1.
Importanti anche i provvedimenti per la pesca e l’acquacoltura, che può direttamente beneficiare delle provvidenze dell’intervento “resto al Sud” e per le relative cooperative che possono ottenere i finanziamenti e le agevolazioni previsti dall’art. 17 della legge 49/1985 nota come legge Marcora.
Infine una norma a favore dei dipendenti da imprese della pesca marittima, ivi compresi i soci delle cooperative della piccola pesca ex L. 250/58: l’art. 10 infatti estende l’indennità giornaliera omnicomprensiva, pari a 30 euro, già prevista per i suddetti lavoratori, in relazione ai periodi di sospensione dell’attività lavorativa derivante da misure di arresto temporaneo obbligatorio – ai periodi interessati da misure di arresto temporaneo non obbligatorio; detta estensione è disposta per lo stesso anno 2017 e fino a un periodo complessivo per ciascun lavoratore di 40 giorni (di sospensione per arresto temporaneo non obbligatorio).
Carlo Martello – Presidente ConfCooperative Taranto