Abbiamo recentemente superato alcune criticità con le modifiche apportate alla legge regionale 30/2016, “Norme in materia di riduzione dalle esposizioni alla radioattività naturale derivante dal gas ‘radon’ in ambiente confinato”.
La Puglia ora ha uno strumento utile per ridurre l’esposizione alla radioattività naturale.
Il radon infatti è un gas presente naturalmente nella crosta terrestre, che si sprigiona nell’aria concentrandosi negli ambienti chiusi più prossimi al terreno, essendo 8 volte più pesante dell’aria. E’ nocivo per l’uomo per la sua radioattività ma anche per la sua tossicità, costituisce infatti in Italia la seconda causa di tumori ai polmoni, provocando 5000 morti all’anno.
Il piano di prevenzione e riduzione dei rischi fissa a 300 Bq/mq ( 1 Becquerel è il decadimento di un radionuclide in un secondo, dal nome del premio nobel Antoine Henri Becquerel ) i limiti di concentrazione di questo gas nelle aree degli edifici. Per le nuove e vecchie costruzioni, per gli immobili destinati ad attività c’è l’obbligo di misurazione e monitoraggio periodico del gas radon con la trasmissione dei dati all’Arpa, e il risanamento dell’immobile in caso di superamento dei limiti fissati di concentrazione del gas.
Siamo di fronte dunque ad un strumento importantissimo che, usato efficacemente, permette di controllare l’esposizione della popolazione al gas radon, riducendo i numerosi rischi per la salute. Occorre mettere in campo una maggiore opera di informazione e di sensibilizzazione al problema, affinchè con l’adozione del piano regionale si possa tutelare al massimo la salute pubblica.
Mino Borraccino
Sinistra Italiana