Ci risiamo con bonus e mance elettorali! Non sarà certo un caso che il Reddito di Inclusione, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, sarà operativo da gennaio 2018, in prossimità delle elezioni politiche. Così come in Puglia si pensa al Reddito di Dignità, e nel frattempo si fanno assunzioni per gestirne le procedure di accesso. Si pensa a consegnare gli immobili sequestrati alla mafia ai profughi (o presunti tali). Insomma la strada che si continua a percorrere resta quella di un welfare assistenzialistico. A parte il fatto che in genere si tratta di provvedimenti tampone, parziali, non strutturali, che non risolvono alla radice il problema della povertà sempre più diffusa (si stima di assistere con il REI circa 400 mila famiglie su un totale di un milione e seicentomila in stato di bisogno!), il nodo sta nelle scelte strategiche degli ultimi governi. La povertà si affronta creando le condizioni per lo sviluppo e la occupazione. Quindi riduzione delle tasse e incentivi agli investimenti produttivi. Il resto è solita propaganda.
Avv. Gianfranco Chiarelli
Commissione Giustizia Camera dei Deputati
Roma, 30 agosto 2017