Ha suscitato molto clamore ed innumerevoli proteste in questi giorni la proposta di far pagare una maggiorazione sul biglietto oltre che per l’acquisto di lettini e sdraio a coloro che portano nelle spiagge private le borse termiche contenenti cibo preparato da casa.
La motivazione, davvero ridicola, addotta a giustificazione di tale proposta, è che tutto ciò comporterebbe difficoltà per la raccolta dei rifiuti da parte dei gestori degli stabilimenti.
A tal proposito il consigliere indipendente Angelo Di Lena si è schierato fin dall’inizio contro questa iniziativa ai danni dei clienti degli stabilimenti.
“Al di là delle assurde motivazioni di pulizia e decoro additate, mi sembra evidente che con questa iniziativa ci sia la chiara volontà di costringere i bagnanti ad acquistare cibo dalle strutture del Lido privato spendendo soldi in più per via delle maggiorazioni previste per questo servizio. L’ingiustizia è ancora più grande se si considera che i lidi privati non sono attrezzati per soddisfare le esigenze di tutti coloro che soffrono di intolleranze alimentari, come per esempio i celiaci, e tanti altri casi particolari che saranno costretti, comunque, a portare il cibo da casa e a pagare di più per un servizio di fatto è uguale agli altri cittadini. Rimango sconcertato dalla evidente ingiustizia e dall’assurdità di questa proposta che di fatto penalizza le fasce più deboli della nostra società. Già perché portare il cibo da casa è per molte famiglie una esigenza dovuta a problemi di natura economica e non certo un vezzo. Molti cittadini che vogliono godere del mare non hanno tanti soldi da spendere nei punti ristoro degli stabilimenti e stringono perciò la Cinta.. Ma tutto questo ovviamente all’amministrazione comunale interessa poco.