La donna rumena di 46 anni, Violeta Carabineru, trovata morta pochi giorni fa nel suo appartamento a Massafra, in Via Maglio, potrebbe non essere deceduta per cause naturali.
La pista che pare stiano seguendo i Carabinieri, coordinati nelle indagini dal procuratore Maria Grazia Anastasia, assieme al procuratore Carlo Maria Capristo, potrebbe essere invece quella di omicidio volontario.
Alcuni testimoni del vicinato avrebbero fatto riferimento ad una lite accesa e ad urla, provenienti dall’appartamento della donna.
Lite che potrebbe essere degenerata in omicidio, tenuto conto del fatto che il corpo della stessa sarebbe stato trovato dai Carabinieri solo diversi giorni dopo la morte, e che quindi quelle urla potrebbero aver rappresentato il momento dell’epilogo, poi sfociato in violenza.
Il giorno del ritrovamento, la salma della donna era in avanzato stato di decomposizione, anche per via delle alte temperature, e non era stato materialmente possibile eseguire degli approfondimenti autoptici.
Il procuratore ha ora disposto un ulteriore intervento del medico legale, che possa far luce definitivamente sulle cause del decesso della donna.
Le condizioni di disordine in cui versava l’appartamento della 46enne, la scomparsa del convivente di lei, un uomo di origine rumena che i Carabinieri non avrebbero ancora potuto rintracciare – poiché lo stesso, sarebbe spesso in viaggio in Romania – e le urla sentite dal vicinato – il giorno individuato come quello della sua morte – avrebbero dato inizio ad approfondimenti per far chiarezza sulle incongruenze ritrovate, dai Carabinieri.
Attualmente non ci sarebbero persone iscritte nel registro degli indagati.
Fonte (PugliaPress)