Come programmato, questa mattina, 14 luglio 2017, l’on.le Gianfranco Chiarelli, ha incontrato Daniele Bonanni, il ristoratore di Amatrice, che sarà presente a Martina Franca nei prossimi 4 giorni nell’ambito della manifestazione GNAM. Offrirà al pubblico la celebre amatriciana per raccogliere fondi per la ricostruzione.
Daniele Bonanni ha perso la madre, la sorella, il nipote, quasi tutti i suoi amici, e il suo ristorante, in pratica tutto, il 24 agosto del 2016; tutto in pochi minuti, quelli bastati ad un terribile terremoto per radere al suolo Amatrice. Il ristorante, il Ma-Tru’ (Madre del Tronto, da cui viene il nome Amatrice), avviato dalla madre, Marisa Marra, nata a Galatina(LE), e gestito con Daniele, sua sorella Alessandra e il nipote David Carfagna, era uno dei più noti del paese. Chiunque al posto di Daniele avrebbe avuto motivo di cadere in depressione, o, nella migliore delle ipotesi, avrebbe cercato una qualunque sistemazione per se; e offerte ne ha avute. Gli è stato proposto di gestire locali in altre località, ma ha preferito scegliere la strada dell’impegno per la sua città. Un impegno che lo porta in giro, come nel caso della manifestazione GNAM che lo ospita con uno stand in cui offre al pubblico il tradizionale piatto di Amatrice, raccogliendo fondi per la ricostruzione. Perché è ad Amatrice che Daniele vuole tornare a vivere e lavorare. Grazie all’interessamento degli organizzatori di GNAM, in programma a Martina Franca (piazza D’ Angiò), da venerdì 14 a lunedì 17 luglio, Francesco
Mastrovito e Franco Zito, Bonanni ha incontrato l’on.le Gianfranco Chiarelli (Direzione Italia) per esporgli lo stato dei fatti ad un anno di distanza del terremoto. “Ad oggi sono state portate vie solo poche macerie relative essenzialmente a edifici pubblici o a rischio di crollo; il grosso delle macerie è ancora lì. Per le casette su 470 previste al momento ne sono state assegnate 92, e non tutte hanno l’allacciamento ai servizi. Inoltre a parte le casette non ci sono altre attività. Noi abbiamo tanta volontà di riprendere ma siamo delusi. Abbiamo la forza di risollevarci ma più passa il tempo e più perdiamo la speranza. A fine mese parte l’area food realizzata con fondi privati, ma anche in questo caso i tempi sono stati lunghi.” Daniele ha vissuto fino a dicembre in una roulotte. Poi è andato all’ Aquila nelle case ricostruite dopo il terremoto: “non capisco perché all’ Aquila sia stato possibile dare sistemazione, in cinque mesi, a 50 mila persone e non si riesca invece per le 3700 di Amatrice”. I problemi evidenziati da Bonanni riguardano i tempi troppo lunghi della burocrazia. “Di fronte ad un dramma di queste proporzioni ritengo in primo luogo che non ci sia spazio per alcuna forma di speculazione politica”, è ciò che ha tenuto a precisare subito l’on.le Chiarelli “anche se ci sarebbe da dire – ha poi proseguito- in riferimento ad un governo che risolve in 24 ore i problemi delle banche, e non riesce in un anno a dare una sistemazione ai terremotati” . Poi l’assunzione di un preciso impegno: “il mio ruolo (opposizione ndr) mi consente solo di vigilare, monitorare e sollecitare il governo, che non è comunque poca cosa; starò con il fiato sul collo su chi deve realizzare concretamente ciò che ha promesso. Nel passato ho già presentato una interpellanza parlamentare per comprendere come mai in alcune regioni i tempi della burocrazia sono più o meno rapidi e in altre, guarda caso dal centro in giù, si dilatano in modo smisurato”. Infine l’apprezzamento per il coraggio di Bonanni : “La storia di Daniele è la storia di un giovane da prendere come esempio; una persona che ha perso tutto e che non ha abbandonato il suo paese e la sua terra. Lotta non solo per se ma per la sua gente”
Con l’on.le Chiarelli e gli organizzatori di GNAM erano presenti anche l’ing. Francesca Colaninno, vice coordinatrice provinciale e il dott. Claudio Aurora in rappresentanza dei giovani di Direzione Italia Taranto.