Il giorno 30 Giugno, dalle ore 10.00 alle 12.00, presso la sala della Scuola Allievi Operai dell’Arsenale dellaMarina MILITARE, il Coordinamento Prov.le USB Difesa ha organizzato un’Assemblea/Conferenza stampa in cui verrà esposta la proposta per rilanciare l’attività lavorativa dell’intero Polo industriale di Taranto, onde consentire il ricambio generazionale per non disperdere il bagaglio professionale delle Maestranze e consentire il travaso di competenze tra anziani e giovani.
Sottoposta più volte ai vari Governi che si sono succeduti senza alcun esito, nonostante l’età media di un Lavoratore di un Arsenale o stabilimento Militare della Difesa di oltre 55 anni, nulla è stato concretizzato considerato che la stessa proposta è in aderenza alle linee programmatiche enunciate dal Ministro il 12 marzo 2014 nelle linee programmatiche – spiega Tino Ferrulli, coordinamento nazionale Difesa di USB -. Come Sindacato di Base USB, abbiamo più volte chiesto la riapertura delle ex Scuole Allievi Operai al fine di offrire una possibilità di impiego ai tanti giovanie offrire una Formazione a costo zero. Infatti, la stessa formazione professionale sarebbe a carico degli stessi Lavoratori attualmente in servizio, dotati di elevata capacità professionale e vogliosi di trasferire il loro elevato bagaglio professionale e culturale ai giovani. Purtroppo tutto ciò non ha sortito, se non parole da parte di questo Governo, che ha ben pensato di allungare l’età pensionabile anche ad attività usuranti di attività manutentive svolte presso tale Stabilimento Militare. Non c’è giustificazione che tenga, se non l’affidamento a Lobby esterne che, hanno mostrato molti limiti rispetto al Personale Civile, considerato tra le Eccellenze, dallo stesso Ministro della Difesa Sen. Roberta Pinotti. Vogliamo rilanciare questa idea che può rimettere in moto la questione occupazione a Taranto, tramite la riapertura della scuola allievi operai – spiega Francesco Rizzo, coordinatore provinciale USB Taranto -. Facciamo leva sulle linee programmate emanate dal Governo nel 2014. No alle esternalizzazioni e si alle occupazioni per i giovani, iniziando proprio dalle persone che lavorano in arsenale evitando di esternalizzare dei servizi che rappresentano un gran dispendio di soldi e non producono alcun effetto dal punto di vista lavorativo